Sting vende tutto: gli eredi sentitamente rigraziano
Seguendo l’esempio di tanti colleghi illustri, come Bob Dylan, Bruce Springsteen, Paul Simon e molti altri, il 70enne ex frontman dei Police Sting ha ceduto i diritti di tutti i suoi brani alla Universal Music per una cifra stimata in 300 milioni di dollari. I dettagli finanziari dell’operazione non sono ancora noti ma la popolarità del musicista nato a Newcastle upon Tyne – vero nome Gordon Sumner – e tutti i soldi guadagnati in carriera (al netto di questo ultimo strepitoso contratto), lo mettono sicuramente al riparo dagli incerti della pensione.
Annunciato in pompa magna dalla Universal Music Publishing Group, l’accordo riguarda l’intera produzione di Sting come autore di canzoni: circa 600, ancora ascoltatissime dopo decenni. basti pensare che ancora nel 2019 Every Breath You Take, uscita nel 1983, è stato il brano al top tra i 14 milioni del catalogo dell’agenzia di licenze Bmi. Le registrazioni delle canzoni di Sting, che ha venduto oltre 100 milioni di album nella sua lunga carriera con i Police e poi da solista, sono già controllate da Universal. Fino a pochi anni fa era considerata quasi una vergogna che musicisti vendessero i propri cataloghi, trasformandosi però in una tendenza sempre più frequente durante la pandemia, colpevole di aver bloccato concerti e tournée. Non solo: i grandi del rock invecchiano e cominciano a semplificare la successione, monetizzando per conto degli eredi la loro produzione artistica. beati loro!