Anonymous e la guerra a colpi di click
Anonymous e la guerra a colpi di click: il collettivo di hacker Anonymous continua la sua offensiva contro il Cremlino, in risposta all’invasione dell’Ucraina, continuando ad attaccare obiettivi sensibili di Mosca.
I russi esperti anche in attacchi digitali
Negli ultimi anni la Russia ha dimostrato di saper usare molto bene le armi informatiche per attaccare bersagli sensibili all’estero. E con l’inizio dell’invasione voluta da Putin in Ucraina, oltre alla violenza nelle strade ci sono stati attacchi anche di cyber warfare, colpendo le istituzioni governative ucraine e quelle bancarie, cancellando dati e effettuando attacchi per bloccare i siti istituzionali.
Il collettivo Anonymous ha deciso di rispondere con una guerra cibernetica al Governo Russo, annunciando su Twitter i bersagli russi colpiti dagli hacker che formano il gruppo.
Gli attivisti hanno messo offline il sito di Gazprom, gigante del gas russo controllato dallo stato, uno dei principali importatori di gas in Europa e in Italia, rendendo pubblici i progetti del produttore di armi più grande della Bielorussia, alleato storico del Cremlino.
Colpito anche il sistema ferroviario russo, i cui servizi sono stati messi offline. Medesima sorte per il sito web del Ministero della Giustizia e dell’Energia russi.
Qualche colpo non è andato a segno
Non tutti gli attacchi sono però andati a segno: l’agenzia spaziale russa Roscosmos ha annunciato di essere riuscita a rintracciare e smascherare i responsabili di un attacco. Ma sarà la verità o l’ennesima strategia comunicativa? Difficile a dirsi.
Nelle ultime 48 sono stati oscurati oltre 300 siti internet, fra queste le pagine web di diverse agenzie governative russe, banche, società tecnicamente private ma in realtà vicine al Cremlino.
Anonymous e la guerra a colpi di click pure in tv
Eclatante infine l’episodio nel quale il gruppo di attivisti è riuscito ad interrompere diverse trasmissioni televisive russe per trasmettere canzoni popolari ucraine!