Francesca Gallo, l’unica donna in Italia che costruisce fisarmoniche nella sua bottega di Treviso
Francesca Gallo è l’unica donna in Italia a realizzare fisarmoniche interamente a mano in Italia. Dalla scelta dell’albero (in genere da frutto) all’armonizzazione. Tutto passa per le sue mani e la sua sensibilità e ogni pezzo è unico, costruito su misura per il musicista a cui è destinato. Alle porte di Treviso sorge questa attività che lega la contemporaneità di un “laboratorio artistico” con la sapiente arte del passato. Un eccellenza che non ha eguali in tutta la Penisola e che riempie d’orgoglio la protagonista di questa bella storia di imprenditoria al femminile. A portare avanti una professione altrimenti scomparsa è la quarantenne Francesca. La sua bottega di stampo quasi rinascimentale, è diventata un progetto filosofico e di vita. Francesca analizza le vecchie scritture dei costruttori di strumenti musicali e le collega allo studio degli alberi, dei pianeti, delle lune. Nel suo atelier s’incontrano pittori e scultori, attori e musicisti, letterati e artisti, c’è un flusso continuo.
Tutto cominciò con papà Luciano
“Tutto iniziato con mio padre Luciano Gallo che, fisarmonicista sin da bambino e poi falegname e arredatore di antiquariato, alla fine degli anni Settanta da avviare a produrre i primi strumenti a Preganziol (Treviso)” , racconta. Luciano pian piano seppe raggiungere un’autonomia di costruzione quasi totale e forgiò il marchio Galliano. Dato dalla fusione del suo cognome e nome (ironia della sorte, Galliano è anche il cognome di Richard, il fisarmonicista oggi più conosciuto al mondo). Al quale diversi anni più tardi si aggiunse il prestigioso marchio Ploner, donato dall’ultimo esponente della famiglia triestina di costruttori di fisarmoniche più antica d’Italia, dopo una lunga ricerca dell’artigiano che fosse loro più affine, per evitare l’estinzione del nome.
Un lavoro particolare
Francesca fa un lavoro particolarissimo, in un ambito che è quasi esclusivamente maschile. Il mestiere richiede ore e ore di impegno, minuzia e una smisurata passione. “Quello che mi ha motivata a intraprendere questa strada e che giorno dopo giorno mi fa proseguire con determinazione è la bellezza del mio lavoro: l’avere tra le mani un anonimo pezzo di legno un giorno e il successivo già qualcos’altro, essere artefice di un’evoluzione continua che porta alla nascita della fisarmonica”, spiega. “Ciò che mi aiuta molto è l’essere anche musicista, sono la prima a testare il nuovo strumento e mi trasformo così in giudice severo del mio operato: mi metto dall’altra parte e devo convincere me stessa di aver fatto un buon lavoro”. “Le nostre fisarmoniche Galliano Ploner oggi raggiungono tutti i palchi del mondo: una delle ultime costruite ha fatto parte dell’orchestra del Festival di Sanremo“, conclude orgogliosa Francesca.