Alberto Niero, il campione italiano di beatbox che ha fatto ballare pure Amadeus
Alberto Niero, il campione italiano di beatbox che ha fatto ballare pure Amadeus. Alla fine degli anni 90 e i primi 2000, i “beatboxers” attivi in Italia si contavano appena sulle dita di una mano. Poi iniziò una specie di pandemia… ma assolutamente innocua e pure divertente. La diffusione di una tecnica per riprodurre con la bocca i suoni della cassa, del rullante e di altri strumenti incorporati nelle drum machine. Da qui il termine specifico “human beatbox”.
Il significato della parola
Letteralmente il significato del termine inglese è “scatola delle battute”. In pratica si tratta di una drum machine usata per realizzare le parti ritmiche dei brani. Solo in un secondo momento il nome si è allargato anche al concetto di human beatbox. Una particolare – e per certi versi sorprendente – pratica che permette agli uomini di riprodurre le percussioni, solo con l’ausilio di voce e microfono.
Alberto Niero, il campione italiano di beatbox che ha fatto ballare Amadeus
Tra gli italiani si distingue Alberto Niero, classe 2002, il beatboxer di Peseggia (frazione del comune di Scorzè, in provincia di Venezia) che è riuscito a dribblare il Covid-19 e i locali in lockdown esibendosi all’aperto. Originario di Mogliano, è campione italiano di beatbox, ha fatto dell’area pedonale padovana del cosiddetto “Liston” il palco a cielo aperto per le sue singolari esibizioni. Il giovane ha partecipato anche alla trasmissione di Ra1 “I soliti ignoti” presentata da Amadeus, dove ha dato prova di grande abilità nell’utilizzo delle corde vocali e della bocca per riprodurre i tipici pattern delle percussioni.
