Dietro front di Al Bano su Putin: una delusione. Ora ospita una famiglia di profughi
Dietro front di Al Bano su Putin: una delusione. Ora ospita una famiglia di profughi ucraini. Dopo aver cancellato i suoi concerti in Russia, un altro gesto di solidarietà con cui prende le distanze dalle azioni del leader del Cremlino. La sua tenuta di Cellino San Marco diventerà quindi anche un ulteriore, piccolo ma concreto simbolo di pace. I tre rifugiati sono una mamma con la sua bambina e un ragazzo di 17 anni in fuga dalla guerra. Il cantante ha deciso di prendere parte concretamente alla catena di aiuti umanitari che in queste settimane stanno raggiungendo le popolazioni colpite dal conflitto.
Al Bano ha raccontato com’è nata l’idea di dare ospitare nella sua tenuta in provincia di Brindisi: “Una mia cugina da anni ha rapporti con la comunità ucraina, oggi arriverà un gruppo di cinque persone, tre staranno in casa mia, mi sembra giusto e doveroso”. Una scelta con la quale il cantante pugliese manifesta il suo dissenso nei confronti del leader del Cremlino, sul quale anni addietro aveva avuto parole di preciso apprezzamento. Ora ha cambiato idea: “Ho cantato per Putin, mi è piaciuto in passato e ora non mi piace più. Mi è dispiaciuto in questi giorni essere definito ‘amico di Putin. L’ho conosciuto, ho cantato per lui ma purtroppo non sono un suo amico, altrimenti gli avrei consigliato di far parlare l’intelligenza”.
Sull’iniziativa di cancellare i suoi show in territorio russo, non ha dubbi: “Io canto anche per i soldi ma soprattutto perché cantare mi arreca gioia e adesso da quelle parte la gioia é lontana”.
Secondo l’artista lo scontro con l’Ucraina non è giustificato: “Sull’attacco all’Ucraina ha completamente torto. Non è accettabile, la società civile si rifiuta di continuare a vedere le immagini di morte e devastazione che ci arrivano quotidianamente”.