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Alessandra Mastronardi ha deciso di diventare… cattiva!

Alessandra Mastronardi ha deciso di diventare… cattiva!

Alessandra Mastronardi ha deciso di diventare... cattiva!

Alessandra Mastronardi ha deciso di diventare… cattiva! Per il pubblico è sempre stata la ragazza della porta accanto, fine ed educata. Complice il suo aspetto gentile. Ma nel prossimo film in uscita l’attrice è la compagna di un narcotrafficante, a fianco di Nicolas Cage.

E’ vero che presto vedremo una Alessandra Mastronardi diversa?
In realtà anche in Altrimenti ci arrabbiamo, già in programmazione, la trasformazione è incominciata. In quel film sono una gitana circense che addestra tigri e maneggia il coltello. Nella pellicola The Unbereable Weight of Massive Talent di Tom Gormican (in uscita il 22 aprile) sarò la donna di un narcotrafficante, dove Nicolas Cage racconta se stesso.

In che senso? E’ un biopic su Cage?
Si tratta della storia di Nick Cage… non di Nicolas Cage. E’ basato sulla sua vita, sulle sue insoddisfazioni d’attore, alcune sbagliate, i debiti. Ma è romanzata sul narcotrafficante messicano suo fan che lo invita al compleanno e Nicolas viene ingaggiato dalla Cia per ottenere informazioni. La classica commedia degli equivoci.

Le piace vivere a Londra?
Sì, avevo bisogno di cambiare aria, di crescere. L’ho deciso sette anni fa. Ho vissuto lo shock del pre e il dopo Brexit, i supermercati mezzi vuoti, gli amici che andavano via.

Come giudica l’Italia vista da lontano?
La ami molto di più, metti a fuoco le cose belle.

Il liceo, gli anni dove venne bullizzata

Che ricordi ha della sua adolescenza?
Gli anni più difficili sono stati quelli del liceo. Recitavo, risultavo scomoda per i compagni di classe, mi prendevano in giro, ero abbastanza bullizzata.

E con il suo lavoro da attrice com’era il rapporto?
Fino a 25 anni non ho avuto  il coraggio di scrivere sulla carta d’identità che ero attrice. Lo sono diventata sul campo, da autodidatta. La mia scuola è stata I Cesaroni, solo che poi ho sentito il bisogno di emanciparmi da quella romanità popolana e folk.

Un’attrice con una fortissima identità televisiva

Nel suo curriculum ci sono 25 film e 19 serie tv, però lei viene percepita soprattutto come attrice televisiva, perchè?
Ho fatto serie molto popolari e mi manca il film col quale impormi. La serie che amo è L’allieva, dove sono una svampita tra le nuvole, ma non stupida, a metà strada fra Il diario di Bridget Jones e Alice nel paese delle meraviglie e Sex and the City».

Nell’ambito della sua professione, che rapporto ha con i provini?
Sono la parte più dolorosa del mestiere, quando vanno male sono un rifiuto, è difficile non prenderla sul personale. Un regista una volta mi disse che mi avrebbe presa se avessi avuto un altro tono di voce, il mio lo infastidiva.

Dopo l’attore scozzese Ross McCall… come vive l’esperienza dell’amore?
Con Ross ci siamo lasciati dopo quattro anni. Io sono una da storie lunghe. Adesso mi guardo intorno…

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