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Jeans a vita bassa. Ma quanto può scendere la cintura?

Jeans a vita bassa. Ma quanto può scendere la cintura?

Erano finiti tra i capi da dimenticare. E invece la moda con il solito colpo di magia li ritira fuori dal cilindro. I jeans a vita bassa che scoprono la pancia, lanciati negli anni Novanta e Duemila da Britney Spears e Christina Aguilera, s’impongono tra le celebrità e piacciono ai giovanissimi che ne fanno la bandiera della loro voglia di esibirsi, di marcare la differenza. Sì perché non si può negare che per gli over Millennial (i nativi dall’81 al 96), l’idea di mostrare la pancia può diventare fonte di stress.

Occhio a non farli scendere troppo

Del resto, l’ascesa dei jeans a vita bassa, coincide con l’ascesa della pancia incredibilmente piatta, dei corpi che si assottigliavano imponendosi su quelli tonici e sensuali delle modelle degli anni Ottanta. Per chi c’era, impossibile dimenticare lo spettacolo poco edificante di fondoschiena tatuati e incorniciati dai fili del tanga lasciati scoperti da cinture impossibili da tenere su.

Atti osceni in luogo pubblico

Non soltanto in Italia, il jeans a vita bassa ha rappresentato uno dei capi più divisivi, tanto da finire nella lista degli «atti osceni in luogo pubblico», come è successo nel 2007 in alcune città della Louisiana, dove chi metteva in mostra boxer o slip, rischiava fino a sei mesi di galera e 500 dollari di multa.

Revival del denim

Ma ora la moda cerca il riscatto. Sono tanti i marchi – da Missoni a Vaquera , da MSGM a Molly Goddard, da Blumarine a Dolce & Gabbana – che celebrano il revival del denim a vita bassa, ma oggi è super confortevole e inclusivo, simbolo della body positivity. A favore di tutti i corpi. Poi ci sono piccoli escamotage, per esempio portarli con un bustier, decisamente più rassicurante di una micro canotta.

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