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Mr. Selfie è veneziano, settemila scatti con vip: «Il mio preferito? Con il Dalai lama»

Mr. Selfie è veneziano, settemila scatti con vip: «Il mio preferito? Con il Dalai lama»

Da papa Francesco al Dalai Lama, passando per le stelle del firmamento hollywoodiano. Riccardo Scalise, 38 enne veneziano, in arte Mr Selfie sta per uscire con la sua prima fatica letteraria «Rickypedia-Si Selfie chi può!», 266 pagine in cui ripercorre la storia dei 7mila selfie con personaggi famosi.

Il sogno? Michael J.Fox

Il selfie dei sogni? «Con Michael J. Fox, anche se la vedo dura viste le sue condizioni di salute, ma mai dire mai. Hollywood non è poi così lontana. Sono l’unico al mondo esposto al the Walk of Fame nonostante non ci sia ancora stato».

«Non cellulare ma macchina fotografica»

Ovviamente nella sua autobiografia celebrativa non mancheranno una carrellata di selfie in cui si racconta e racconta. «Ne ho più di 7 mila e non è stato semplicissimo scegliere, dentro ne troverete parecchie centinaia ma non li ho contati in realtà, in certe pagine ne ho messi nove, in altre dodici». Tra questi un carnet infinito con le grandi star del cinema mondiale: i registi Quentin Tarantino e Clint Eastwood, le attrici Uma Thurman, Dakota Johnson, Whoopi Goldberg, gli attori Al Pacino e Vin Diesel solo per citarne alcuni.

Ci sono il Papa e il Dalai Lama

E ancora: Ozzy Osbourne, Giorgio Armani, Dalai Lama e papa Francesco. La copertina è un chiaro richiamo a Wikipedia, l’enciclopedia online rivista in chiave ironica. Diciannove capitoli oltre all’introduzione, all’appendice e ai ringraziamenti. Parte con un omaggio al mondo della fotografia, focalizzandosi sulla sua specialità, i selfie. «Non li faccio mai col cellulare, ma con la reflex» spiega categorico.

Una passione dopo la malattia

Poi un capitolo in cui si mette a nudo e parla della malattia che l’ha costretto in ospedale a 4 anni. «Avevo un tumore al cervello che continuava a riformarsi. Racconto anche delle quattro operazioni a cui mi sono dovuto sottoporre. Se adesso sono un pezzo da 90 — dice sdrammatizzando — e non riesco a dimagrire è per via di questo passato travagliato». Ma quei ricordi sono stati allietati all’epoca da un regalo inaspettato fatto dal padre Valter, «una macchina fotografica, un’Olympus c50. Se penso a quanti rullini gli ho fatto sviluppare».

«Fabio Rovazzi mi ha chiesto un selfie»

Nel capitolo successivo poi parla della nascita del personaggio, che l’ha reso celebre, Mr. Selfie. «Adesso — racconta — la gente mi ferma per strada e mi chiede di fare dei selfie mentre alla mostra del Cinema di Venezia capita che mi scambino per Giuseppe Battiston e sto al gioco, così sono felici. Mi fanno i complimenti e mi dicono che non vedono l’ora di vedermi recitare in un altro film. Ringrazio ovviamente».

Il selfie più divertente con Fabio Rovazzi

Poi continuando a scorrere il tomo, divide le foto per categorie e passa dai premi Oscar alle leggende della musica, agli incontri speciali. «Sicuramente — afferma — il selfie più divertente è stato quello fatto un paio di anni fa alla Mostra del Cinema a Venezia. Mio nipote stravede per Fabio Rovazzi e volevo fargli una sorpresa. C’era parecchia gente e il cantante milanese cosa fa? Alza la voce e dice: “Alt! Fermi tutti che voglio farmi io una foto con Mr. Selfie” tra lo stupore, le risate e gli applausi dei presenti».

Il no di Michael Jordan

Sono tutti aneddoti che riporta nel suo libro, con dovizia di particolari. Tra i mancati selfie quello con Michael Jordan, leggenda dell’Nba. «Mi ha detto che non poteva per via di alcune clausole che i campioni si porterebbero dietro a vita. Poi però si è fatto le foto con il personale del ristorante dove ha mangiato. Non aggiungo altro».

Emozione con il Dalai Lama

Il selfie memorabile? «Quello con il Dalai Lama a Milano. Un’emozione incredibile perché lui dà la mano e quella sensazione non la dimenticherò mai. Mi ha fatto passare con un cenno di mano nonostante fosse circondato da guardie del corpo». In attesa dell’evento di lancio a Forte Marghera in cui promette vip, sta lavorando alla traduzione in inglese del libro.

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