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Soniko live al castello del Catajo, alla corte dell’ex Pooh Red Canzian

Soniko live al castello del Catajo, alla corte dell’ex Pooh Red Canzian

Soniko live al castello del Catajo, alla corte dell’ex Pooh Red Canzian. Di Niccolò cervellin, in arte Soniko, dicono che sia una delle voci più interessanti del nuovo panorama musicale a sette note. E a differenza di tanti suoi colleghi non ha avuto bisogno di partecipare né a X Factor, né ad Amici per farsi conoscere dal grande pubblico. Le sue hit come “Chanel” e “Lividi” hanno avuto oltre 500mila ascolti su Spotify e anche l’ultimo singolo, “Facciamo Notte” – uscito di recente – si avvia sulla stessa strada.

Soniko live al castello del Catajo, alla corte dell’ex Pooh Red Canzian

Forse per questo Niccolò Cervellin, in arte Soniko, 21 anni compiuti ad agosto, è stato chiamato ad aprire il grande concerto che Red Canzian, il bassista leggendario dei Pooh, ha fatto poche settimane fa nel suo Veneto, nell’incredibile cornice medievale del Castello del Catajo.

L’intervista

Cosa vuol dire suonare prima di un mostro sacro del pop rock made in Italy per un ragazzo giovane come te?
Diciamo che tutti conoscono i Pooh. Sono un monumento della musica italiana. Aprire per uno come Red è un’esperienza unica. Perché ad ascoltare le tue canzoni c’è uno che ha suonato in tutto il mondo, venduto milioni di dischi, che è stato applaudito da milioni di persone. Mi sono emozionato, è ovvio. Ma è anche un motivo d’orgoglio, un punto di partenza per fare sempre meglio.

I tuoi pezzi stanno andando forte, anche grazie alla collaborazione con Andrea Damante…
Sì, Andrea è davvero capace di scrivere ottime canzoni. Non posso che dirmi soddisfatto, visto che in rete ho ormai raggiunto e superato il milione di ascolti.

Il tuo genere musicale si sta evolvendo, sei passato dal rap al pop con grande disinvoltura: camaleontismo o sei ancora alla ricerca di una precisa identità?
Diciamo che se guardi al mio bagaglio musicale trovi di tutto. Per esempio adoro Max Pezzali, Vasco. Non amo definirmi o definire. Guardo alla musica a 360 gradi cercando di prendere quello che mi piace, per mixarlo in una miscela di ritmo che provo a far diventare solo mia. Insomma, non è detto che siccome ho iniziato con il rap poi non possa arricchirlo con altre sonorità, dal reggaeton al pop, appunto.

In contemporanea con le tue canzoni riesci sempre a proporre dei videoclip di gran livello…
Trovo che l’impatto musicale e quello visivo vadano di pari passo. E sono fortunato ad avere un team che mi assiste e che mi aiuta a realizzare le mie idee. Cerco sempre di regalare ai miei ascoltatori un prodotto che sia all’altezza delle loro aspettative. Oltre delle mie che, vi assicuro, sono altissime.

Dove vuole arrivare Soniko?
Diciamo che non mi sono messo un traguardo, un punto di arrivo. Ma che, ogni volta che esce un disco, fisso un punto di partenza per fare un passo in più. Mi piacerebbe riuscire a esplorare tutte quelle sonorità che mi sono rimaste dentro nella mia vita. Senza confini e senza preclusioni. Mi piacerebbe riuscire a far ascoltare la mia musica a più persone possibile, regalare loro emozioni e sensazioni positive. Arriverò più lontano possibile…

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