“No” della Cassazione per Schettino
“No” della Cassazione per Schettino. I giudici romani hanno respinto il ricorso della difesa dell’ex comandante Francesco Schettino contro l’ordinanza della Corte di Appello di Genova. Quest’ultima nel febbraio scorso negò la revisione del processo per il naufragio della Costa Concordia La tragedia avvenne il 13 gennaio 2012 davanti all’isola del Giglio. Un naufragio che costò la vita a 32 persone. Il comandante Schettino, lo ricordiamo, era stato condannato a 16 anni di reclusione.
“No” della Cassazione per Schettino
La difesa del comandante Schettino ha sottolineato che nel ricorso come i giudici genovesi non hanno preso in considerazione le nuove prove (un video e due consulenze tecniche) che erano state depositate. Limitandosi a dichiararlo inammissibile “de plano”, cioè senza entrare nel merito dei nuovi documenti.
Il Tribunale di Grosseto condannò Schettino l’11 febbraio 2015. Una sentenza fu confermata dalla Corte d’Appello di Firenze un anno dopo. Sentenza poi resa definitiva dalla Cassazione il 12 maggio 2017, giorno in cui l’ex comandante varcò il portone del carcere romano di Rebibbia.
La tragedia del 2012
Il naufragio della Costa Concordia inizio dopo che la nave era salpata dal porto di Civitavecchia alla volta di Savona. Era l’ultima tappa della crociera «Profumo d’agrumi». Giunta nelle acque dell’arcipelago toscano nei pressi dell’Isola del Giglio, impattò contro il gruppo di scogli detti delle Scole. Un incidente che provocò una falla lunga circa 70 metri sul lato di sinistra della carena.
