Catena Fiorello e i problemi passati di Rosario con la cocaina
Catena Fiorello e i problemi passati di Rosario con la cocaina. Catena, la sorella di Fiorello, si racconta in una lunga intervista al Corriere della Sera. E racconta anche il suo rapporto con i fratelli (oltre allo showman, l’attore Beppe e Anna che non lavora nel mondo dello spettacolo). E nei ritratti che fa dei familiari vengono fuori particolari inediti e conferme importanti.
Rosario ha iniziato a scuola
“Rosario ha iniziato a sei anni: ha fatto Ulisse legato al palo in una recita scolastica. Quando lo racconta, ondeggia tutto e fa morire dal ridere. Anna è stata sempre timida. Giuseppe è stato l’artista che si tiene tutto dentro e poi esplode di colpo. Io mi esibisco per la prima volta a 13 anni con una telefonata a Telemarte. C’era un concorso canoro, cantai Heidi e vinsi un cesto di prodotti alimentari. M’invitarono in tv a ritirarlo. Vado, mi siedo, non mi accorgo che già mi stanno riprendendo e mi metto le dita nel naso”.
Catena Fiorello e i problemi passati di Rosario con la cocaina.
Prima di diventare scrittrice, Catena Fiorello ha fatto altri lavori. “Mentre studiavo Giurisprudenza, piazzavo macchinette del caffè nelle aziende – racconta – Poi aprii un’agenzia matrimoniale. Avevo clienti da tutta Italia. Quindici coppie stanno ancora insieme. Dopo sono andata a lavorare con Rosario, quando lasciò Milano per Roma e gli serviva una tuttofare che rispondesse al telefono”.
“Quel passaggio di Rosario da Roma a Milano coincideva con l’uscita di suo fratello dai problemi di cocaina?”, chiede la giornalista Candida Morvillo. “Aveva cambiato città per cambiare vita – confessa Catena – Si svegliava presto, usciva e lavorava a testa bassa. Aveva detto basta e l’aveva messo in pratica. L’ho ammirato tanto perché non doveva essere facile e perché i suoi momenti di debolezza non li ha mai fatti vedere a nessuno di noi. L’incontro con Costanzo, che lo faceva rigare diritto, fu la sua rinascita, gli ridiede rigore, orari”.