Now Reading
Sanremo 2023 prima serata: i nostri voti su cantanti, look e ospiti

Sanremo 2023 prima serata: i nostri voti su cantanti, look e ospiti

Sanremo 2023 prima serata

Sanremo 2023 prima serata: i nostri voti su cantanti, look e ospiti. Finalmente è partito il Festival con la conduzione di Amadeus, la co-conduzione di Gianni Morandi e quella di Chiara Ferragni che sarà protagonista per la prima (e ultima) sera. È la serata in cui il pubblico ascolta le prime 14 canzoni in gara dei Big, così da farsi un’idea di quello che è il parterre di questa 73a edizione che prende il via con Anna Oxa e chiude con Mara Sattei. Ospiti di lusso con il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, Roberto Beningni, I Pooh, Blanco e Mahmood e tante altre sorprese

Sanremo 2023 prima serata: i nostri voti su cantanti, look e ospiti

Morandi, Amadeus e Chiara Ferragni:

Bravi, tengono in mano il festival con il mestiere di chi sa bene il fatto suo.

Roberto Benigni, 9:

Immenso. E basta. Fa battere il cuore e sentirsi fieri di essere italiani. Usa una prosa che è piena poesia. Insomma. Una meraviglia

I Pooh, 9 alla carriera, 5 all’esibizione:

La voce non c’è più. L’effetto nostalgia però regge e suonano benissimo. Peccato per le stecche che fanno venire i brividi. E poi quella batteria là dietro… senza Stefano. Mette una tristezza da nodo alla gola. Bravissimi, immensi. Ma io accetterei la pensione per non rovinare la grandezza da una storia imperdibile. Le canzoni sono un capolavoro. Gli arrangiamenti anche… ma l’interpretazione è impietosa.

Mahmood e Blanco 8 (Mahomood), 2 (Blanco):

Personalmente sono un po’ stufo si ascoltarli. Brividi è bella, ma non ha le potenzialità da evergreen che si può sentire a pranzo a cena ed in ogni luogo. E poi, diciamocelo, non è che i due interpreti siano perfetti in quanto a intonatura. Comunque onore ai vincitori, onore a una canzone che è stata la più ascoltata di quest’anno e… andiamo avanti. Blanco merita una citazione a sé. Certi capricci da bambini dell’asilo li fai a casa tua e se non hai il controllo dei nervi non vai a Sanremo. Ci siamo montati un pochino la testa? No perché da zero a mito è un attimo, ma anche viceversa…

Anna Oxa – Sali (Canto dall’anima) – 6,5

La voce di Anna Oxa non si discute, la canzone è un misto di influenze del rock sinfonico di gruppi americani come Asia e Kansas e canzone melodica italian. Difficile da capire e ancora più difficile da apprezzare in un festival a cui piacciono poco le novità. Lei se ne disinteressa, immobile sul palco, col movimento delle mani e la sua voce dona un’essenza speciale.

gIANMARIA – Mostro 6,5

gIANMARIA studia da nuova star. E si vede. Il pezzo non è male, ma farebbe bene a smettere di cercare di essere Vasco Rossi. DI Blasco ce n’è uno gli altri non sono come lui. Comunque cassa in quattro quarti, personalità sul palco e questa voce strascinata che si rifà a Vado al Massimo. Avrà lo stesso destino? Glielo auguriamo

Mr.Rain – Supereroi 4

Mr Rain Ok tutto, ma i bambini vestiti da angioletto, no… sembra la scusa buona per poter entrare nella scaletta in fascia protetta cantando prima di mezzanotte. Ma l’effetto Zecchino d’Oro è fortissimo. E non ti fa neppure ascoltare la canzone.

Marco Mengoni – Due Vite – 7

Ok, è uno dei favoriti alla vittoria finale. Lo dicono tutti perché Due vite è una canzone che c’ha tutto: ritmo, melodia, voce, testo, appeal. Ma noi andiamo un po’ in controcorrente. Mengoni fa il Mengoni. E secondo noi si limita a un compitino che sa far bene senza rischiare una virgola. Come quei secchioni in classe che vivevano di rendita per tutto l’anno. Ma stavano sonoramente sulle scatole a tutti. Poi vincerà sicuro…

Ariete – Mare di guai 6

Parte piano e rischia la stecca. Poi si riprende. Ma la sufficienza è più di stima che realmente legata alla sua interpretazione che è apparsa pesantemente sotto tono rispetto al solito. L’emozione fa brutti scherzi… da risentire

Ultimo – Alba – 6

Conosce il palco e sa bene come comportarsi. Ma l’esibizione non è all’altezza delle aspettative. Sul filo della stecca all’inizio, migliore mano a mano che il brano va avanti. Il giudizio è simile a quello di Mengoni. Ultimo fa l’ultimo e reinterpreta sé stesso. Ma la canzone è meno bella di quella di Marco… NOn convince del tutto. Da ascoltare di nuovo, ma… bah.

Coma Cose – L’addio – 7.5

Tantissima intensità e un pezzo che cresce di ascolto in ascolto. Sono bravi e lo sanno. Sono innamorati? Probabilmente sì anche se sul palco giocano alla pubblicità dei Baci Perugina. La canzone è comunque bella… e in radio andrà alla grande. Ballatona da cuori ardenti.

Elodie – Due – 7,5

Sta con Iannone , dice di amarlo alla follia. Ma questa canzone sembra scritta pensando a Marracash. “Per me le cose sono due: lacrime mie, lacrime tue”. Lacrime nostre. Il pezzo è comunque perfetto, lei è bella e sexy. Fossi Iannone mi preoccuperei perchè l’intensità è quella di un amore in corso che non è finito proprio epr niente.  A breve canteremo questa canzone tutti a memoria.

Leo Gassman – Terzo Cuore – 6

L’abbinamento con i Pinguini Tattici Nucleari (che scrivono il pezzo) riesce finalmente ad allontanare l’etichetta di figlio di che il povero Leo si porta dietro dalla vittoria nella categoria giovani. Sul palco ci sta bene e si vede che lo sa. La canzone è da radio, funzionerà. Ma non è niente di cui gridare al miracolo… Scontatina?

Cugini di Campagna – Lettera 22 – 6

Il voto è alla carriera. Perché a Sanremo proprio non funzionano. La canzone scritta per loro dalla Rappresentante di Lista è troppo lontana da Anima mia per far venire l’effetto nostalgia e far scendere i lacrimoni. Sono loro, insomma, con zeppe e lustrini. Ma non sono loro perché sembrano capitati a Sanremo per caso mentre andavano alla Sagra della Salsiccia… Sanno di essere dei clown (nel senso nobile del termine)… ma non riescono a far ridere.

Gianluca Grignani – Quando ti manca il fiato 6

Non ha più il fisico di un tempo. E la voce è andata. Ma la canzone è bellissima, cantata in maniera così sofferta si sublima in un atto d’eroismo. E lui ha voglia di spaccare il mondo. Bisogna vedere cosa è rimasto dell’artista enorme che era. Lo sapremo solo vedendolo e ascoltandolo ancora.

Olly – Polvere 6

Lui è bravo, la canzone così così. L’esibizione ni. Giovane e si vede, acerbo e si vede, con potenzialità e si vede. Ma si vede tutto un po’ poco per essere convinti che abbia scelto la carta giusta.

Colla Zio – Non mi va 6,5

Dove si balla… ma non sono Dargen D’Amico. Comunque piacevole e fa battere il piedino a tempo. Sono una bella sorpresa, peccato per l’orario proibitivo, ma si rifaranno.

Mara Sattei – Duemilaminuti 7

Una bella canzone, e una voce che la interpreta con grande eleganza. Ma si chiudono gli occhi, si sogna il cuscino. Da riascoltare in orari più umani.

View Comments (0)

Leave a Reply

Your email address will not be published.

Scroll To Top