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Per gli Alan Spicy una ventata di rinnovamento

Per gli Alan Spicy una ventata di rinnovamento

Non accennano a spegnersi gli echi dell’ottima performance che il precedente singolo Testa fra le nuvole sta ancora riscuotendo. Attualmente ha raggiunto 50.000 ascolti su Spotify, risulta al 7° posto nella classifica IndieItalia, ricoprendo l’identica posizione anche nella Top 50 Indipendenti. Ma la voglia di crescere è una cifra costante degli Alan Spicy. Per questo motivo, il cantante Rocco Moscatiello ha fatto una sortita a Sanremo, col festival in pieno svolgimento, per rilasciare alcune interviste, ricevendo anche il Premio Cultura Green – Dalla Sabina a Sanremo, nell’ambito di un vero e proprio “festival ecosostenibile”.

Per gli Alan Spicy una ventata di rinnovamento

Si tratta di una iniziativa con lo scopo di sensibilizzare sulla salvaguardia della natura e dell’ambiente, sul rispetto degli animali e di ogni essere vivente. Un progetto che ha visto uniti personaggi noti e meno noti – sia nazionali che internazionali – in rappresentanza di settori come Moda, Cinema, Musica, Danza, Teatro, Poesia, Arte, Pittura, Scultura e Fotografia. Tutte disclipline coinvolte con uno scopo comune: gettare le basi per opportunità artistiche e sociali che guardino dritte verso il futuro. Confronto, inclusività e resilienza le “parole d’ordine” che hanno caratterizzato la manifestazione.

Un nuovo singolo in uscita il 24 febbraio

E’ imminente il rilascio di un nuovo singolo, “Rose su ebay” (per la label Beng! Dischi), previsto per il giorno 24 febbraio. Una canzone della quale Moscatiello è autore della musica e condivide il testo a 4 mani con Francesca Carboni, in arte #LeCoseCheNonDico, artista emergente attualmente in rotazione col brano Fatta così, cantautrice anch’essa targata Beng! Dischi, l’etichetta fiorentina che li vede entrambi schierati in scuderia. Rose su ebay, che a breve verrà distribuito alle emittenti radiofoniche, è un brano leggero, fresco. Un pezzo caratterizzato da suoni ed atmosfere che, se da un lato rimandano nostalgicamente al passato, riesce ad essere perfettamente calato nella contemporaneità. E con un ritornello che si apre in modo contagioso, ricordandoci in modo finalmente sereno e sottilmente ironico, l’esperienza comune di due anni di vita “in remoto”.

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