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Stasera Milano-Napoli: il Cavaliere ricorda Maradona

Stasera Milano-Napoli: il Cavaliere ricorda Maradona

Stasera Milano-Napoli: il Cavaliere ricorda Maradona

L’attuale proprietario del Monza Silvio Berlusconi ha raccontato alla Gazzetta dello Sport un gustoso retroscena di mercato ai tempi della sua militanza rossonera. Una notizia che riguarda Diego Armando Maradona, il giocatore più forte di tutti i tempi che dal 1984 al 1991 portò il Napoli a vincere due scudetti.

Stasera Milano-Napoli: il Cavaliere ricorda Maradona

Le parole di Berlusconi al popolare quotidiano sportivo sono precise: «Un rimpianto profondissimo e non solo perché Maradona è stato il più grande giocatore della sua generazione. Era una persona fragile, forse la disciplina e l’attenzione ai singoli che c’era nel mio Milan lo avrebbero aiutato a evitare alcuni errori. Però quel giorno, parlando con lui, mi resi conto di una cosa: Maradona era Napoli, era il simbolo e la bandiera del più grande Napoli della storia, almeno fino ad oggi. Le bandiere non si comprano e non si spostano. Sarebbe stato come prendere il cuore di un’intera città e trasferirlo a Milano. Sarebbe stato ingiusto, non si poteva fare. Lo stesso Diego, che aveva una grande sensibilità, condivideva questa valutazione”.».

Un epico duello che ritorna stasera

Milan-Napoli non è una partita come tutte le altre, non lo sarà mai. Una rivalità scandita da sfide epiche che hanno segnato l’epopea di due squadre che per anni si sono contese lo Scudetto. Napoli e Milan tornano ad affrontarsi in campionato, nelle prossime settimane lo faranno di nuovo in Champions League. Il pensiero corre inevitabile a quegli incontri a cavallo tra la fine degli anni ’80 e l’inizio degli anni ’90, quando i due team schieravano alcuni tra i migliori giocatori del pianeta.

L’ex rossonero e i suoi ricordi

“Tanti ricordi, tante emozioni. Su tutte, mi commuovo ancora a pensare all’applauso che il meraviglioso pubblico di Napoli ci tributò a fine partita. Una prova di stile e di sportività straordinaria, una delle ragioni per le quali Napoli è e sarà sempre nel mio cuore. Di quella partita non posso dimenticare uno strepitoso, inarrivabile Gullit, due realizzatori straordinari come Virdis e Van Basten, ma anche un meraviglioso gol di Maradona su punizione. Uno di quei miracoli calcistici che solo lui sapeva fare”.

 

 

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