Le frontiere del gusto: il coccodrillo è servito!
Le frontiere del gusto: il coccodrillo è in tavola! Succede anche questo alla fiera internazionale Tuttofood di Milano. Un’azienda, la Savannah Delights, ha proposto i suoi prodotti appena lanciati sul mercato italiano. Il ministero della Salute alla fine del 2021 ha dato infatti il via libera alla commercializzazione della carne di coccodrillo della specie Crocodylus nilotikus, proveniente da allevamenti, in ottemperanza a una norma europea. In varie modalità e proposte, sotto forma di filetti o di patè.
Le frontiere del gusto: il coccodrillo è in tavola!
“La carne – spiega l’imprenditore Georges El Badaoui – arriva da 5 Paesi autorizzati: Svizzera, Botswana, Vietnam, Sud Africa e Zimbabwe”. Se foste interessati, preparatevi però ad un discreto salasso al vostro portafoglio: un vasetto di filetti all’olio di argan extravergine da 250 grammi costa 280 euro.
Cosa dice la legge italiana
Con la pubblicazione di una nota del Ministero della Salute datata 05/11/2021 si è dato inizio alla commercializzazione della carne di coccodrillo. Al momento, però, nel nostro paese ha dato via libera solo alla vendita di parti commestibili di coccodrilli del Nilo, da esemplari trattati in appositi allevamenti di un insieme ristretto di Paesi. Come garanzia per il consumatore, queste carni devono possedere uno specifico certificato sanitario. In quanto il consumo della carne di rettili è soggetto a possibili pericoli quali, in particolare, presenza di Trichinella o di Salmonella.
Ma che sapore ha?
Possiede un gusto dolce abbastanza simile a quello del gamberetto e una consistenza che ricorda quella del pollo. Il coccodrillo possiede carni bianche, che risultano leggere e nutrienti. Un alimento decisamente magro, che possiede molte affinità con la carne di pesce per la presenza di Omega 3, 6 e 9, e un basso contenuto in colesterolo. La carne di coccodrillo viene consumata in numerose culture nel mondo. Per esempio in Thailandia, dove la sua richiesta è aumentata in maniera esponenziale a causa di un aumento del costo della carne di maiale.
