Al Lingotto (TO) 1800 commercialisti da tutta Italia: la forza della coesione

Si è concluso al Lingotto di Torino il congresso dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili Italiani. Un evento che mancava da otto anni e che ha visto la partecipazione di oltre 1.800 commercialisti provenienti da tutta Italia. “Lavoriamo insieme per il nostro futuro” il motto che ha lanciato il presidente Elbano De Nuccio, riaccendendo l’orgoglio e l’entusiasmo dei 120.000 iscritti.
L’impegno costante nella consulenza fiscale
Il Presidente ha, inoltre, aggiunto: “Prendiamoci cura del cuore della nostra attività, ossia la consulenza fiscale, battiamoci perché sia sempre più semplice e più gratificante operare in questo ambito, poniamo con forza l’idea di assegnare ai commercialisti il ruolo di certificatori ogni qualvolta ci sono operazioni in cui si verifica un trasferimento di fondi pubblici verso il sistema economico. Su questi temi il Consiglio nazionale è impegnato quotidianamente, è una parte importante del nostro mandato. Ma voglio lanciare un appello ai nostri colleghi: guardiamo con curiosità e impegno anche a nuovi ambiti professionali, facciamoci trovare pronti dai cambiamenti che il mercato ci prospetta, assumiamo un atteggiamento proattivo rispetto al nuovo che avanza”.
Temi vari in dibattito
Parole che hanno scaldato la platea in questi tre giorni di lavori che hanno visto impegnare l’intera categoria su temi importanti quali l’intelligenza artificiale, il PNRR e la delega fiscale.
Presente anche il mondo della politica che conta
Tante le personalità politiche presenti. Fra tutti il ministro Raffaele Fitto e il ministro Adolfo Urso con i quali si è discusso anche di delega fiscale. Sul tema è intervenuto il tesoriere nazionale dei commercialisti con delega fiscale, Salvatore Regalbuto.
Tre borse di studio per ricordare altrettanti colleghi scomparsi
Le borse di studio – ciascuna del valore di 2.000 euro – sono state assegnate a Cristina De Silva di San Vitalino (Napoli), Alessio Fiorese di Padova e Giulia Guazzaroni di Osimo (Ancona). In sala erano presenti anche i familiari dei tre commercialisti scomparsi. “Gli eventi drammatici che hanno portato nei mesi scorsi alla tragica morte di nostri tre colleghi hanno sconvolto la comunità dei centoventimila commercialisti – ha affermato il presidente dei commercialisti Elbano de Nuccio”.
Un ricordo da mantenere vivo
Prosegue il presidente: “Siamo convinti che la loro memoria vada onorata al meglio: è questo l’impegno che prendemmo con i loro famigliari e con tutti i colleghi ai nostri stati generali di maggio e che confermiamo oggi. Assegnare delle borse di studio a dei giovani è uno strumento per tenere vivo il ricordo dei tre colleghi periti, ma anche un mezzo per ricordare a noi e alle Istituzioni che dobbiamo mettere tutti più impegno per rendere più chiaro il delicato compito al servizio dello Stato svolto dai commercialisti, in situazioni spesso davvero rischiose”.
Giornate da ricordare per prepararsi alle sfide future
Un evento che certamente lascerà il segno proprio per l’entusiasmo che ha riacceso nei commercialisti italiani. Da tempo il settore attendeva di ritrovarsi unito da intenti comuni. L’unità sarà certamente il fattore vincente di questo rinnovato Consiglio Nazionale.