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Santuario Pelagos osservato speciale

Santuario Pelagos osservato speciale

Santuario Pelagos osservato speciale. Il traghetto Mega Express Five ha ospitato sei ricercatori coinvolti nel progetto Life CONCEPTU MARIS. Una “due giorni” multidisciplinare di alto valore scientifico. Il progetto è cofinanziato dall’Unione europea. Un’iniziativa per la conservazione della fauna marina nel bacino del Mediterraneo. Si tratta di un approccio innovativo multidisciplinare per lo studio della distribuzione dei cetacei e delle tartarughe marine. Ricercatori di Fondazione CIMA e Università Bicocca di Milano sono partiti dal porto di Vado Ligure con destinazione Bastia, Ile Rousse e Nizza. I 4 osservatori, che hanno effettuato i monitoraggi dal Ponte di Comando, sono stati affiancati dai 2 ricercatori di UniBicocca, che hanno avuto accesso ai locali tecnici.

Santuario Pelagos osservato speciale

“A bordo della Mega Express Five è stata attrezzata una postazione di ricerca. E’ servita per raccogliere direttamente i campioni di acqua marina e per ospitare macchinari di filtraggio e stoccaggio. Le navi sono veri e propri laboratori galleggianti. Partecipano allo sforzo collettivo per la difesa del mare e della sua biodiversità. Da oltre 18 anni supportano gli enti di ricerca nei progetti di monitoraggio”, afferma Cristina Pizzutti – Responsabile Comunicazione e Marketing della Compagnia.

“Il primo giorno, in prossimità di Vado Ligure sono stati avvistati anche due zifi, mante e tartarughe marine Caretta Caretta.  Nelle vicinanze della costa francese, ha fatto la sua comparsa anche un capodoglio. Si tratta di uno uno dei primi avvistamenti della stagione. I colleghi di UniBicocca si sono occupati dei campionamenti di DNA ambientale lungo tutta la tratta. Tutto si è svolto con particolare attenzione durante l’avvistamento delle specie rare, come gli zifi e il capodoglio. Le informazioni ricavate dai monitoraggi sono essenziali. Serviranno per costruire le mappe delle caratteristiche ambientali. Tutto potrà aiutare a definire meglio la distribuzione di cetacei e delle tartarughe marine”, afferma Paola Tepsich – Ricercatrice di Fondazione CIMA.

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