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Niky Marcelli: quando la provincia italiana si tinge di giallo

Niky Marcelli: quando la provincia italiana si tinge di giallo

Nicky Marcelli: quando la provincia italiana si tinge di giallo

Niky Marcelli: quando la provincia italiana si tinge di giallo. Rispondendo ad una precisa tendenza che, da qualche anno a questa parte, sta connotando il cosiddetto “regionalismo in giallo”, mettendone in luce gli aspetti più nascosti. La tradizionale narrativa di ambientazione regionale, dal Verismo fino al Neorealismo, che sottolineava gli aspetti più nascosti di un ambiente contadino o operaio e, più generalmente, del tessuto familiare e sociale delle nostre regioni, si è successivamente colorato con le tinte del mistero e del delitto. Attingendo anche, oltre che alla realtà dei piccoli centri, a un serbatoio di leggende, miti e racconti fiabeschi, fino ad aprirsi a domande metafisiche sul senso dell’esistenza, sfiorando una dimensione che ha del soprannaturale.

Niky Marcelli: quando la provincia italiana si tinge di giallo

L’intento del Comitato Organizzatore del Rotary Club Cairoli circa il premio letterario de La Provincia in Giallo è quello di mettere in risalto testi di narrativa che appartengono al genere “giallo noir”, di autori italiani o in lingua italiana, che abbiano scelto nello specifico l’ambientazione provinciale. In questo ambito rientra perfettamente La Vena Mazzarini, il recente libro di Niky Marcelli. Il libro, edito da Santelli Editore, che concorre al premio, ripropone il personaggio del detective Anna Bonoli, detta “la Lince”, un personaggio borderline già protagonista nel 2019 del fortunato La Strega Spiaggiata.

Ritornano le ambientazioni care all’autore

A pieno titolo in gara, il romanzo di Marcelli, si dipana in alcune ambientazioni care allo scrittore: la Romagna e soprattutto Cesenatico, teatro dell’azione di entrambi i romanzi. Gareggiando senza nessun timore reverenziali con grandi firme del giallo all’italiana. La Vena Mazzarini, che dà il titolo all’opera, è infatti un canale che partendo dal Porto Canale disegnato da Leonardo da Vinci taglia in due una buona fetta della cittadina rivierasca.

La trama

Reintegrata in polizia con il grado di ispettore capo, la Lince, considerata dai suoi superiori un soggetto “problematico”, non è stata tuttavia riassegnata alla Squadra Mobile ma al comando del distaccamento di Cesenatico. A seguito di una “provvidenziale” tromba d’aria che ne ha smosso il fondo, dalla Vena Mazzarini è infatti emerso un sacco che contiene lo scheletro di una donna. Il caso è ovviamente di competenza della Mobile e della Scientifica di Forlì. E così sembra pensarlo anche la nuova e scostante PM, titolare delle indagini. Ma “la Lince” Bonoli non ha nessuna intenzione di restarne tagliata fuori. Quel cadavere è spuntato praticamente nel giardino di casa sua. Con il supporto del commissario Zoffoli, suo vecchio superiore e responsabile dell’indagine, l’aiuto di colleghi e amici di vecchia data e pure di alcuni nuovi e del tutto inattesi alleati, darà inizio ad un’inchiesta parallela, riuscendo a fare finalmente giustizia.

La giuria e la premiazione

La Giuria: Margherita Oggero (scrittrice, anche presidente), Andrea Maggi (scrittore), Giuliano Pasini (scrittore), Flavio Santi (scrittore), Laura Fedigatti (titolare della libreria Le Mille e una Pagina di Mortara). Mantendendo una perfetta coerenza con tutti gli aspetti “provinciali” del giallo italiano contemporaneo, la sede della premiazione è il Teatro Marinetti a Garlasco (PV) che rappresenta perfettamente il paese tipico ove tante storie nascono e si sviluppano. La premiazione avverrà il giorno sabato 10 giugno 2023. La scorsa edizione è stata vinta da Marco Vichi con il suo Ragazze Smarrite.

Scopri qui tutti i finalisti dell’edizione 2023

 

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