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Eurovision 2022, i voti dei 25 Paesi in gara per la finale (parte 1)

Eurovision 2022, i voti dei 25 Paesi in gara per la finale (parte 1)

Malgioglio, voto 3: inascoltabile, assolutamente prevedibile, non fa altro che parlare di uomini che si porterebbe a casa. Patetico e noioso. Più una canzone è scontata più gli piace, se poi è un cantante muscoloso e barbuto si va su accenti da melodramma. Ma si può? Con tutti i commentatori competenti e simpatici debbono chiamare lui. Basta!

Laura Pausini, Alessandro Cattelan, Mika, voto 8: leggeri, divertenti, capaci di presentare, ballare, cantare. Inglese, francese, spagnolo. Bravissimi.  Da rivedere presto insieme. A Sanremo? perchè no!

Repubblica Ceca: We Are Domi – Lights Off, voto 5: confermano quanto detto durante le eliminatorie. Pezzo piacevole, pop dance, già sentito. Senza infamia e senza lode.

Romania: WRS – Llámame, voto 4: trash all’ennesima potenza. Pezzo banale, look orrendo. Hanno eliminato Achille Lauro per far passare questo? Delirio allo stato puro. Malgioglio: “Da cantare sotto la doccia”. Per una volta confermo…

Portogallo: MARO – Saudade, Saudade, voto 7: elegante, raffinata, forse troppo. Gran voce e bella canzone intrisa della nostalgia tipica del fado. Dopo la canzone della Romania, una boccata di buon gusto.

Finlandia: The Rasmus – Jezebel, voto 8: confesso io adoro questa band dai tempi di “In the shadows”. E questo è un gran bel pezzo in perfetto stile Rasmus. Lo ascolteremo a lungo, dal vivo soprattutto.  Un ritornello da cantare a voce alta, un rock anthem d’autore per una band che ha venduto  più di 5,5 milioni di copie e hanno ottenuto cinque dischi di platino e dieci dischi d’oro.  Trent’anni di palchi, di rock e di dischi in tre minuti. A Malgioglio non piacciono perché il cantante Lauri Ylönen non  ha la tartaruga e, diciamolo, perchè lui (Malgioglio) capisce di rock come io di uncinetto. Ovviamente ci fa sapere che il suo fidanzato finlandese non gli parla più. Ha tutta la nostra solidarietà!

Svizzera: Marius Bear – Boys do cry, voto 6: voce da brividi. Ma la canzone non gli rende merito. Melodia già sentita… peccato!

Francia: Alvan & Ahez – Fulenn, voce 7: il primo dei Big Five. Cantata in bretone e questo è un punto in più. Melodia gitana con accenti etnici, allo stesso tempo suoni da electro pop, ritmo incalzante. Non male.

Norvegia: Subwoolfer – Give that wolf a banana, voto 6: vincono il premio simpatia. Ma la canzone non decolla. Peccato. Un’occasione perduta per i lupi gialli norvegesi. Qualche accenno di tamburi giapponesi e tanta simpatia.

Armenia: Rosa Linn – Snap, voto 5: brava, bella voce, Ma dimenticabile… Voce soul, piacevole e melodica, ma di canzoni così in giro ce ne sono tante al chilo.

Italia: Mahmood & Blanco – Brividi, voto 9: non c’è gara. La canzone è bellissima, loro sono bravi e belli. In confronti a tante canzoni banali, già sentite, senza anima, Brividi ha una marcia in più. Blanco emozionato aveva la voce un po’ tremante, ma sono stati bravissimi lo stesso.

Spagna: Chanel – SloMo, voto 6: banale, banale, banale. Lei è brava, ma canzoni così se ne ascoltano a centinaia. Un brano tanto alla dozzina. Poi la voce è bella, lei si muove fantasticamente, magari la sentiremo anche sulla spiaggia d’estate. Oppure sarà un’altra uguale… tanto è lo stesso. Zero personalità.

Olanda: S10 – De diepte, voto 6: canta bene e la canzone è piacevole, il ritornello è accattivante e cantabile. Ma anche qui… chi se la ricorderà domani?

Ucraina: Kalush Orchestra – Stefania, voto 8: canzone travolgente che mischia rap, musica etnica. vecchi canti popolari e malinconia. Probabilmente l’orrore di quello che sta succedendo nel loro Paese, li aiuta non poco a guadagnare in simpatia e in voti! Alla fine l’appello per i soldati assediati nell’Azovstal di Mariupol. Giù il cappello!

 

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