Fabrizio Labanti: la risposta concretamente definitiva alla calvizie

Fabrizio Labanti: la risposta concreta alla calvizie. Di professione hair designer, è l’uomo che ha ridato speranza alle persone affette da calvizie. Il suo marchio si chiama Benesserecapelli, una realtà consolidata che vanta una rete capillare di 14 punti vendita, attivi tra l’Italia e la Svizzera, nello specifico a Lugano.

Fabrizio Labanti: la risposta concretamente definitiva alla calvizie

Il numero dei pazienti oncologici che, dovendo sottoporsi a chemioterapia, si trovano a combattere contro la perdita dei capelli sono in costante aumento. Molte donne (ma non solo… anche uomini) che vivono questa condizione in maniera traumatica, che riguarda la persona e le sue relazioni con gli altri, associando una grave limitazione fisica a problematiche di ordine psicologico-sociale e, nei casi più estremi, psicosi e ansie. Giovani e adulti che si trovano nella condizione di combattere contro una società sempre più discriminazione verso coloro che per motivi di salute – o meno – subiscono la perdita dei capelli.

Il pericolo di trattamenti inefficaci

Spesso, le persone si rivolgono verso trattamenti pericolosi e privi di autenticità, che rappresentano una speranza illusoria. Fabrizio Labanti ha avuto la possibilità di relazionarsi con tantissime persone affette da alopecia sviluppando, in tal modo, la cosiddetta “esperienza sul campo”. Comprendendo nel profondo cosa può innescare in una persona a livello psicologico la perdita di capelli e quali impatti devastanti può avere questa modifica così importante del suo aspetto fisico.

Il primo trapianto non chirurgico

Grazie a lui che è nato il cosiddetto patch cutaneo, primo e unico trapianto di capelli non chirurgico. Potendo vantare oltre 20 anni di esperienza nel settore, Fabrizio è riuscito a trasformare un sogno in una precisa realtà: riavere i capelli senza soffrire! Con la sicurezza di ottenere concretamente ciò che si desidera, una vera rivoluzione in termini di efficacia assolutamente indolore, impercettibile, reversibile e concretamente risolutiva.

Soluzione univoca per differenti problemi

“Oltre al mercato strettamente fashion stiamo rispondendo con una linea dedicata, di nome Hair Medical Device, alla richiesta purtroppo sempre più crescente di pazienti oncologici che necessitano, a causa delle cure chemioterapiche che producono come effetto collaterale l’alopecia, l’applicazione del Patch Cutaneo”, dichiara Labanti. Si tratta davvero del primo trapianto di capelli non chirurgico, applicabile direttamente alla cute come se si trattasse di una protesi, naturale e non invasivo.

Un procedimento tecnologico e risolutivo

Per realizzare il Patch Cutaneo vengono inizialmente selezionati capelli uguali a quelli del cliente in quantità illimitata, realizzando un calco della testa del cliente, creando un avatar in grado di riprodurre fedelmente la zona diratata. Su questo viene effettuato un innesto di capelli veri con una tecnica di iniezione. Non avvertendo dolore, l’avatar non ha rigetti e non ha limiti di iniezione, potendo gestire le quantità andando a ricreare nella zona diradata la foltezza desiderata. Una volta terminato il “trapianto” sull’avatar, si procede per step, iniziando con una rasatura nella zona diradata. Poi il patch che ricopre l’avatar viene rimosso dallo stesso e applicato direttamente alla cute nella parte rasata in precedenza. Infine si procede all’integrazione che permette ai capelli “nuovi” di abbnarsi a quelli esistenti. Ottenendo un risultato estetico performante e assolutamente invisibile.

Il piacere di pettinarsi nuovamente come una volta

Il cliente avrà in tal modo la possibilità di pettinarsi esattamente come vuole, avendo però la possibilità di “tornare indietro” in qualsiasi momento. Infatti il patch non lascia segni ed è di fatto reversibile. Il Patch Cutaneo può vantare, fra l’altro, anche un progetto di ricerca scientifica nel campo oncologico presso l’ospedale di Ravenna. I cui risultati ottenuti sulle pazienti trattate sono stati reputati eccellenti.