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La farina di grillo è servita: presto tutti a tavola a gustare il “super food”!

La farina di grillo è servita: presto tutti a tavola a gustare il “super food”!

Si sta scrivendo una nuova pagina nella storia dell’alimentazione. L’azienda Nutrinsect di Montecassiano – nata nel 2016 come start-up e attualmente vera e propria impresa con un impianto di mille metri quadrati e un allevamento di dieci milioni di grilli del tipo Acheta domesticus – è diventata la prima (unica, per ora) azienda italiana autorizzata alla produzione e commercializzazione di polvere di grillo liofilizzata per uso alimentare umano.

Non più solo per gli animali

Fino a ieri la precedente destinazione era solo riservata ai soli mangimi animali. Oggi la Nutrinsect compie un ulteriore passo in avanti riguardante l’introduzione delle farine d’insetti sul mercato. Ci vorrà comunque tempo per l’arrivo di questi prodotti nei supermercati. Nel frattempo la Nutrinsect ha ottenuto il via libera per la distribuzione del prodotto: inizia una una nuova fase nello sviluppo del settore.

Primi nella storia italiana

“Da questo momento la polvere di grillo liofilizzata sarà distribuita per noi dall’azienda reggiana Reire – dichiara l’AD Josè Francesco Cianni –, raggiungendo le aziende e i canali horeca. L’industria di insetti, se vogliamo definirla così, è ancora all’inizio, ma essere la prima azienda italiana nella storia a ricevere questa autorizzazione ci rende fieri. Il mercato sta crescendo e saremo contenti di vedere che altre realtà la riceveranno nel prossimo periodo”.

Professionisti e 100% tricolori

“Sarebbe un onore se il ministro Francesco Lollobrigida venisse a visitare il nostro stabilimento – propone l’AD, immaginando un incontro col ministro dell’Agricoltura –. La nostra è una realtà 100% made in Italy: pur occupandoci di un animale diverso da quelli che vengono normalmente allevati, siamo a tutti gli effetti allevatori e imprenditori italiani in un contesto di produzione italiana. Vorremmo quindi essere difesi come tutti gli allevatori del Paese, soprattutto per quanto concerne un prodotto nuovo come questo rispetto a polveri che possono giungere fino a noi dall’altra parte del mondo. Nel settore nessuno più di noi può spiegare di cosa si tratta, ci abbiamo lavorato per anni e continuiamo a farlo: ci sentiamo dei professionisti”.

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