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Cannabis: l’uso frequente aumenterebbe ictus e infarti

Cannabis: l’uso frequente aumenterebbe ictus e infarti

Uno studio basato su 430 mila adulti e pubblicato sul Journal of the American Heart Association stabilisce i rischi della droga cosiddetta “leggera”. Mettendo in allarme sul suo uso frequente. Aumenterebbe il rischio di infarti, coronaropatie e ictus del 42%. E quello di una morte prematura per cause cardiovascolari.

Vari pericoli indotti

Lo studio è basato sulle dichiarazioni dei partecipanti, che dunque non propone misurazioni oggettive, coinvolti nel Behavioral Risk Factor Surveillance System, indagine condotta annualmente dai Centers for Disease Control and Prevention statunitensi. Tra loro, il 4% ha ammesso di usare la cannabis ogni giorno, mentre il 7% ne fa un uso sporadico. Ed emerge come, in concomitanza con altri fattori (peso, fumo di sigaretta e consumo di alcol, risultato alto in chi consuma cannabis tutti i giorni) si arrivi ad un rischio più alto di infarti, ictus e malattie del cuore del 42%.

Un fumo non diverso da quello della sigaretta

Il rischio aumenta fino al 36% negli uomini under 55 e nelle donne under 65 anche in caso di uso sporadico. Secondo i ricercatori «il campione era abbastanza ampio da consentire analisi sull’associazione fra cannabis ed esiti cardiovascolari in adulti che non avevano mai fumato tabacco o sigarette elettroniche, così da eliminare il possibile effetto confondente di queste abitudini. Il fumo di cannabis (una delle modalità di consumo più spesso riferite, assieme alla vaporizzazione e al consumo tramite alimenti) non è molto diverso da quello di sigarette, a parte il contenuto in sostanze psicoattive. I dati mostrano che fumarla è pericoloso per cuore e vasi tanto quanto fumare tabacco!

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