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Effetto Måneskin per la musica italiana: aumento del 66 per cento per le vendite all’estero

Effetto Måneskin per la musica italiana: aumento del 66 per cento per le vendite all’estero

Effetto Måneskin sulle vendite della musica italiana all’estero. Sono cresciuti del 66 per cento i ricavi dall’export nel 2021, un’impennata resa possibile dal digitale, nella musica liquida infatti non esistono confini, le canzoni viaggiano ovunque, né ci sono problemi o ritardi di distribuzione. Secondo i dati Deloitte raccolti per la Federazione dell’industria discografica italiana, la Fimi, i consumi di musica italiana a livello globale hanno generato quasi 20 milioni di euro nel 2021 contro gli 11 milioni o poco più registrati nel 2020: una crescita guidata in particolare dai ricavi digitali, cresciuti dell’83 per cento, che ha portato l’export a 16,6 milioni di euro raccolti. In salita anche le royalty su Cd e vinili con un sostanziale raddoppio rispetto ai dati del 2020.
Complessivamente tra mercato fisico, digitale, diritti per sincronizzazioni e diritti connessi, l’industria discografica italiana ha ricavato 19,1 milioni di euro. Molto del successo all’estero della musica italiana è senz’altro dovuto alla grande esposizione dei Måneskin, entrati nelle classifiche globali. I forti investimenti realizzati dalle aziende nel repertorio locale sono confermati anche dal dominio degli artisti italiani nelle classifiche di fine anno, tra top ten album e classifiche dei singoli. All’aumento di questi ricavi all’estero si sommano naturalmente anche i relativi diritti d’autore ed editoriali gestiti dalle società di gestione dei diritti e dagli editori musicali.
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