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Liguria: “Halloween? Usanza straniera”, così l’economo comunale risarcirà i biscotti della festa

Liguria: “Halloween? Usanza straniera”, così l’economo comunale risarcirà i biscotti della festa

Tempi duri per i funzionari comunali costretti a interrogarsi sulla legittimità di una cioccolata calda o un vin brûlé prima di autorizzare una spesa. Lo racconta molto bene quanto occorso al dottor Andrea Sacchetti, fino a ieri anonimo economo del Comune di Ospedaletti. Ma simbolo di un’intera categoria di dirigenti pubblici sull’orlo di una crisi di nervi in quanto condannato a risarcire un danno erariale di 237,60 euro. La sua principale colpa: “Aver finanziato a spese dei contribuenti una festa di Halloween, ricorrenza straniera contraria alle nostre tradizioni culturali”.

Ammesso il vin brûlé

In realtà la procura contabile aveva chiesto un risarcimento pari a 1097,96 euro.  Ma a Sacchetti è andata bene perché sono state ritenute “discaricabili”, cioè legittime, alcune spese. Come, ad esempio, l’acquisto “degli ingredienti necessari alla preparazione del vin brûlé per il cimento invernale.

Bagno d’inverno

Tale manifestazione, organizzata dall’Ufficio preposto al turismo, consiste in un bagno in mare collettivo in pieno inverno, idealmente il primo tuffo dell’anno. Partecipano all’iniziativa alcune decine di bagnanti, verosimilmente provenienti anche dalle zone confinanti, che si immergono sotto lo sguardo incuriosito di centinaia di avventori, attirati dall’evento. Si tratta, dunque, di un’iniziativa turistica di richiamo, che ha l’effetto di accrescere la notorietà del Comune”.

Halloween

Il capitolo di spesa per il quale, invece, il povero funzionario è stato sanzionato senza pietà è questo: “Euro 209,44, per l’acquisto di 6 kg di biscotti, cioccolata calda e tazzine in occasione della festa di Halloween 2017. In disparte il fatto che lo scontrino non reca l’indicazione dei beni acquistati, non rientra in alcun modo tra le competenze del Comune supportare attività ludiche proprie di Paesi stranieri, che per certi versi si pongono persino in contrasto con le tradizioni culturali della Repubblica Italiana. Desta, inoltre, sorpresa il fatto che le spese per Halloween siano tra le più cospicue fra quelle contestate, risultando più elevate anche di quelle dedicate alla festa patronale”.

Gestione anticipazione piccole spese

Tutto questo, a qualcuno potrebbe sembrare accanimento. Ma, aldilà delle interpretazioni sulle singole voci, l’attività della Corte Conti non è solo pura pignoleria. Da alcuni mesi, infatti, è in corso il controllo della cosiddetta “Gestione anticipazione piccole spese”. Si tratta di una miriade di voci che riguardano perlopiù esborsi per rappresentanza, accoglienza, eventi. Migliaia di piccole spese che, però, moltiplicate a livello nazionale generano volumi di centinaia di milioni di euro.

Il patrono è ok

A beneficio di tutti i funzionari comunali – ma anche di altri enti sottoposti al controllo come università, Regioni e così via – ecco cosa è legittimo e cosa non lo è, almeno in questa circostanza. Autorizzate le spese per la festa del patrono della polizia locale (San Sebastiano) perché “L’introduzione di una sobria celebrazione della festività patronale costituisce l’occasione per ricordare la dedizione delle forze di polizia e l’importanza della loro opera al servizio della collettività, correggendo la percezione talvolta errata di una parte dei cittadini”.

Bocciata la luganega

Assolutamente inammissibile, invece, “la spesa per la passeggiata a sei zampe” – il cui nome parrebbe evocare un incontro per padroni accompagnati da quadrupedi. Pasta, hamburger, salsiccia luganega, tè freddo, coca cola, birre e carta igienica, parrebbe più relativa a una spesa personale, che a un evento istituzionale”. Economo avvisato, mezzo salvato.

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