Una vita in falsetto: ci lascia Kim “cugino di campagna”
Ci lascia Kim, un “cugino di campagna”. Negli ultimi anni cantava per le strade di Roma, dimenticato dal pubblico. Era anche entrato in polemica con la sua ex band ma a cavallo degli anni ’80 e ’90, è stata la voce inconfondibile dei Cugini di Campagna. Si è spento a 62 anni Marco Occhetti, in arte Kim. La notizia è stata diramata dalla figlia Giulia.
Ci lascia Kim, un “cugino di campagna”
Nato a Roma il 24 dicembre 1959, Occhetti era stato la voce del gruppo dal 1986 al 1994, dopo aver preso il posto del cantante Paul Manners e lasciandolo poi a Nick Luciani. Con la sua voce in falsetto, marchio di fabbrica della pop band italiana, e la folta capigliatura bionda, aveva portato i successi del quartetto, a partire dall’iconica Anima Mia, in numerose tournée in tutto il mondo.
Il messaggio della figlia ai fan
“Ringrazio tutti per i messaggi che gli avete scritto – scrive la figlia su Facebook -. Papà era un casinaro e gli sarebbe piaciuto avere tanta gente intorno a ricordarlo”. Tantissimi i messaggi di condoglianze sui social da parte dei fan, nonostante non avesse preso parte al revival avviato da Fabio Fazio con Claudio Baglioni, andato in onda su Rai 2 all’inizio del 1997, che come titolo aveva proprio quello della più nota fra i pezzi della band.
Nel 1994 avviò senza successo una carriera solista
Nel 1994 lasciò la band per dedicarsi alla carriera solista. In un’intervista al Messaggero del 2017 spiegò che non era più in sintonia con gli altri membri, perché chiedeva un rinnovamento, come avevano fatto ad esempio i Pooh. Da solo Kim non è però mai riuscito ad imporsi al grande pubblico. Lo si poteva incrociare a Piazza Navona o presso il Pantheon, i passanti raramente lo riconoscevano anche perché aveva cambiato il suo look, abbandonando gli abiti glamour degli anni d’oro, accompagnandosi solo con la sua chitarra.
