I voti di Eurovision (2° serata): Achille Lauro o lo ami o lo odi, duetto tra Mika e Pausini
Ecco i nostri voti nella seconda serata dell’Eurovision Song Contest:
Malgioglio, voto 4 sulla fiducia: fa il suo esordio rispondendo alla domanda “con quale nazione vorresti gareggiare se non fosse l’Italia” con “Il Bangladesh”… e chi glielo spiega che il Bangladesh non c’entra con Eurovision? Se il buongiorno si vede dal mattino… Poi prosegue chiedendo di farsi un “self”… e a quel punto si spera nell’estinzione (di Malgioglio)
Laura Pausini, voto 5: pettinatura inguardabile, trucco da Familia Addams. Ma quando canta, voto 8
Alessandro Cattelan, voto 6: sa ballare, poi scompare
Mika, voto 6 sarà il vestito giallo, ma questa volta si vede. E il duetto con Laura Pausini è da applausi
Finlandia, The Rasmus – Jezebel, voto 6: si vede che sono una rockband con un paio di decenni di esperienza e un background importante da come stanno sul palco. La loro Jesabel la sentiremo in radio a lungo. Gran ritornello, pop rock, grande band. A Malgioglio non piace, quindi a me sì!
Israele, Michael Ben David – I.M, voto 6: super dance hit. Da ballare in discoteca sculettando. A Malgioglio ricorda Amanda Lear e confessa che andrà al matrimonio di Ben David in Israele come ospite d’onore (e chissene…)
Serbia, Konstrakta – In Corpore Sano, voto 6: look un po’ inquietante, canta con una bacinella davanti e cinque tipi strani alle spalle. La canzone è particolare. Malgioglio sparla e non la capisce.
Azerbaijan, Nadir Rustamli – Fade To Black, voto 5: stesso discorso dell’Armenia nella prima puntata. Canzone belloccia, ottima voce… ma l’Azerbaijan dov’è? Scontata e… globalizzata. Lui è bravo, ma chi se lo ricorda domani? Ovviamente, Malgioglio sbrodola “Questa voce mi accarezza la pelle..”
Georgia, Circus Mircus – Lock Me In, voto 6: look allucinante da psyco clown. La canzone è un divertissemant con il ritornello alla Beatles. Una via di mezzo tra il Rocky Horror Show e Yellow Submarine. 9 per il coraggio, 6 per la canzone
Malta, Emma Muscat – I Am What I Am, voto 5: viene da Amici e non sfigura, Bella voce, ritmo pop, sa pure ballare. Peccato che la canzone sia sentita risentita, e risentita di nuovo. Potrebbe essere una qualsiasi delle stelline della Disney. Ma. di sicuro, spopolerà tra chi ama il talent di Maria de Filippi e sarà in classifica in tutte le radio. Da canticchiare…
San Marino, Achille Lauro – Stripper, voto 8: esagerato, o si ama o si odia. Certo vederlo cantare per San Marino fa un po’ impressione. Ma dentro questo pezzo c’è un’intera enciclopedia della musica, dal pop al glam, dal punk a Marilyn Manson. Peccato che l’insieme non sempre convinca, ma il pezzo è un punk rock da manuale, il look è incredibile, la band fantastica. Malgioglio “Quando uno canta non bisogna certo chiedersi come va vestito”, se la predica viene da un signore di mezza età, truccato da teatro kabuki, con i capelli mezzi bianchi e mezzi neri e un abito da geisha c’è da chiedersi da che pulpito viene la predica.
Australia, Sheldon Riley – Not The Same, voto 7: indossa una maschera di cristallo, si veste da sposa, ma la voce è bellissima. Ha scritto questa canzone a 9 anni. Ed è bellissima. Bravo. Standing ovation, ma a Malgioglio non gli “lascia niente dentro”, probabilmente era in bagno…
Cipro, Andromache – Ela, voto 5: la canzone non è male, orecchiabile e ricca di quelle tonalità mediterranee a cui Cipro ci ha abituati da tempo. Ma alla fine risulta deboluccia e scontatina. Niente di che… Malgioglio confessa di essere fidanzato con un turco, cosa che sanno tutti e che interessa a pochi a parte lui e il turco in questione.
Irlanda, Brooke – That’s Rich, voto 4: dall’Irlanda che ha vinto Eurovision sette volte, ti aspetti di più. Invece ti arriva un pop dance banale e già sentito mille volte. Noiosetta. E un po’ stonata…
Macedonia del Nord, Andrea – Circles, voto 5: di nuovo nel regno del già sentito mille volte. La voce è particolare, ma la canzone non è all’altezza. Qualche stecca di troppo… Malgioglio ci avverte che “con l’estate la sua voglia d’amore cresce” e questo gli fa rizzare i peli sulle braccia. Fondamentale per andare avanti.
Estonia, Stefan – Hope, voto 5: sembra Rowhide senza i Blues Brothers. Scherzi a parte, echi pop, western e country. Per una canzone così così. Ma che c’azzecca con l’Estonia? Dimenticabile.
Romania, WRS – Llámame, voto 4: arrestate lo stilista dello pseudo torero in pantaloni di lattice. Mossette scontate, canzone scontata, la fiera del precotto. Super trash. Malgioglio “Se l’avessi cantata io con la mia sensualità sarebbe venuto giù il mondo”… si, come no|
Polonia, Ochman – River, voto 6: sufficienza alla bella voce. Ma sembra la versione sfigata di Michael Bubble, Voce calante… Malgioglio ha gli ormoni in subbuglio vorrebbe dirgli “Vieni a casa mia…”… se lo dicesse un presentatore etero a una cantante sarebbe una molestia non accettabile. Resta da vedere se Ochman andrebbe mai a casa di Malgioglio. Ma non aveva un turco?
Montenegro, Vladana – Breathe, voto 6: idem come sopra. E come molte altre canzoni di questo Eurofestival. Gran voce, ma manca l’anima. Lei comunque si fa apprezzare per la grinta e per l’intensità. Finisce in lacrime. Malgioglio “Io le donne le amo a tutte”, Dante si rivolta nella tomba.
Belgio, Jérémie Makiese – Miss You, voto 7: Malgioglio ci fa sapere prima ancora di iniziare che aveva un fidanzato belga (chissà che sbalzo di share). Una bella voce black, con venature soul e jazz, per una canzone piacevole. Ma nulla di più. Brano perfetto per le radio.
Svezia, Cornelia Jakobs – Hold Me Closer, voto 6: non è male, ma chi se la ricorderà più dopo stasera? E poi, su, dalla Svezia che a Eurovision ha portato gli Abba, ti aspetti qualcosa di fantastico. Comunque voce graffiante, bella presenza.
Repubblica Ceca, We Are Domi – Lights Off, voto 6: Malgioglio ci informa che lui per fare certe cose spegna la luce… su questo ci sentiamo di essere solidali con chi è con lui. La canzone è un pop dance con sfumature elettroniche. Bella voce, suoni giusti per far ballare.
