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Il Cuba libre? Semplice e delizioso in estate

Il Cuba libre? Semplice e delizioso in estate

Il Cuba libre? Semplice e delizioso in estate

Il Cuba libre è un cocktail davvero perfetto per l’estate e rappresenta al meglio l’eterno connubio tra semplicità e qualità: pochi ingredienti ben delineati e una ricetta facile da ricordare e riproporre sono gli elementi su cui è imperniato il suo successo. Ma questo non significa di certo che sia un cocktail banale o ripetitivo, anzi. Il Cuba libre è un classico della mixologia e non a caso è incluso nelle liste dell’IBA a partire dal 2004. Vi abbiamo incuriosito abbastanza? Allora restate con noi per riscoprire tutto quello che c’è da sapere su questo drink immortale. Dalle sue origini alla ricetta per prepararne uno da manuale passando anche per qualche trucco con cui stupire i vostri amici.

Cuba libre: la storia

La storia del Cuba Libre come spesso accade nel mondo alcolico ha un’origine incerta e nebulosa. Il contesto storico e culturale è però talmente affascinante che vale la pena riportarlo per calarci al meglio nelle atmosfere festose che hanno generato questa bevanda. Torniamo indietro nel tempo fino all’alba del XX secolo, precisamente a cavallo tra il 1900 e il 1902. La Guerra ispano-cubana si è da poco conclusa e con essa la dominazione spagnola su Cuba, ora affrancata e formalmente sotto il protettorato statunitense. Ed è in questo contesto di liberazione che secondo la leggenda nasce il Cuba libre, anche se le storie aventi come soggetto la sua origine sono discordanti.

L’inventore sarebbe un soldato americano

Secondo la prima e più nota versione l’inventore sarebbe un soldato americano dal nome in codice John Doe (e successivamente identificato come un certo capitano Russell) che all’American Bar di Calle Nettuno ordina una bevanda in grado di unire la Coca-Cola statunitense e il classico rum cubano con una spruzzata di lime in aggiunta. Prima di bere questo nuovo drink John Doe avrebbe urlato ¡Por Cuba libre! regalando così il nome ad un mix diventato poi eterno: il grido è lo stesso usato dai guerriglieri in battaglia e diventato poi una sorta di motto ripetuto per le strade anche dopo il termine del conflitto.

Altre storie sul Cuba Libre

Le altre storie inerenti alla nascita del Cuba libre seguono grosso modo questo filone ma vedono diversi protagonisti: secondo una di queste l’inventore della formula sarebbe un barista cubano che avrebbe simbolicamente unito i prodotti tipici dei due popoli alleati per la liberazione del paese. Altre voci vogliono invece che il nome derivi dall’omonimo giornale Cuba libre fondato da Julio Antonio Mella nel 1928, o ancora che il cocktail sia nato come un Daiquiri allungato con la Coca-Cola e successivamente si sia distaccato da questa matrice.

Cuba libre: la ricetta

Comunque sia andata, il Cuba libre oggi è una delle realtà alcoliche più apprezzate e conosciute grazie anche alla gradazione che oscilla tra i 20° e i 30°: ma come si prepara? E quali ingredienti servono? Come avrete intuito la ricetta è piuttosto basilare e consta di Coca-Colarum chiaro cubano e succo di lime. Fate però attenzione alla qualità degli ingredienti e alla quantità da utilizzare per ognuno di essi: proprio perché molto semplice, questo mix necessita di cura particolare nella selezione delle basi e nell’equilibrio tra le parti.

Il Cuba perfetto

Per creare un Cuba libre perfettamente in grado di coniugare la componente alcolica e quella dolce prendete del lime fresco e tagliatelo a fette, poi spremetelo e filtrate il succo con un colino a maglie strette fino ad ottenere la quantità 1 cl. Dopodiché munitevi di un classico bicchiere Highball, riempitelo di ghiaccio ed aggiungete 5 cl di rum e il succo appena ottenuto: completate infine con 10 cl di Coca-Cola (o 8 cl se volete privilegiare il flavour dell’alcolico cubano). Decorate con una fetta di lime messa da parte a inizio preparazione e il gioco è fatto.

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