Il menù è il biglietto da visita dello chef

Il menù è il biglietto da visita dello chef. Da cosa ancora si può valutare un ristoratore? Semplice… proprio dal menu del suo ristorante!

Il menù è il biglietto da visita dello chef

Il menù è come un manifesto, una dichiarazione di intenti, il codice di Hammurabi, la Magna Carta! Se il menu è sporco – fidatevi di me – bisogna andarsene subito! Si tratta della prima impressione, il biglietto da visita. È la vetrina esatta di quello che troverete in cucina. Idem dicasi se contiene errori o risulta disordinato. Se è difficile da leggere e serve una laurea in semiotica avanzata per capirlo, alzatevi ed andate da un’altra parte! Chi lo compone deve essere attento, conciso, comprensibile. Ma quali sono le doti che uno chef deve possedere? Io vi elenco quelle che personalmente ritengo indispensabili.

Lo chef in 5 aspetti fondamentali

1. Concentrazione

Quando è al lavoro, il suo intero essere è in sintonia con il processo: ordine, dominio della comunicazione fra i membri del team e la ricerca dell’eccellenza in cucina.

2. Obiettività

Lo chef impara attraverso la critica, non con le polemiche. Sono in grado di ascoltare la valutazione del loro lavoro Gli chef bloccati dal giudizio negativo di un critico gastronomico, avranno serie difficoltà a diventare famosi!

3. Autocritica

Un bravo chef è il proprio peggior critico di se stesso, quindi cerca sempre di migliorare.

4. Acutezza mentale

Lo chef deve essere mentalmente acuto. Non solo si deve ricordare i passaggi per cucinare tutti i piatti del menù, ma anche il profilo esatto di ogni piatto. Il tempismo dipende tutto dall’acutezza mentale.

5. Orgoglio e umiltà

Lo chef è giustamente molto orgoglioso del proprio lavoro, di un piatto cucinato alla perfezione, di una bella presentazione del cibo. Allo stesso tempo, si rende conto che il suo individuale è dovuto anche al lavoro degli altri.