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Galeotto fu il set per Matilde de Angelis e Castellitto junior

Galeotto fu il set per Matilde de Angelis e Castellitto junior

Galetto fu il set per Matilde de Angelis e Castellitto junior! Se prima erano solo voci… adesso si sono trasformate in fotografie: i paparazzi li hanno pizzicati per le strade di Roma. Loro non si sono sottratti, anzi. Hanno infatti volentieri esaudito la rituale richiesta del “bacio, bacio… in favore di obiettivo”, manco fossero ad un matrimonio! Comunque sia, ora c’è la “prova regina”, che conferma tutto.

Galeotto fu il set per Matilde de Angelis e Castellitto junior

Dicevamo che è stata colpa del set. Quello di Rapiniamo il duce, una pellicola targata Netflix (non ancora disponibile sulla piattaforma) firmata da Renato De Maria, il compagno di Isabella Ferrari (che recita nel film). I due però si conoscevano già: Matilda aveva infatti recitato (in Il materiale emotivo) sotto la guida del celebre padre di Pietro, Sergio Castellitto. E aveva celebrato questa esperienza professionale sui social: “Voglio ringraziare il maestro Sergio Castellitto per avermi davvero trasformata togliendomi tutto quello che credevo fondamentale nella mia recitazione”. Castellitto senior, per risposta, non si era sottratto agli elogi per questa sua talentuosa pupilla.

Tranquilli, è solo una parrucca

Nel frattempo, sempre sui social network, fa clamore il cortissimo taglio di capelli sfoggiato da Matilda. Molti dei suoi follower pensavano a un taglio drastico e lei è dovuta intervenire per placarli. “È una parrucca, non ci agitiamo”, ha rassicurato lei.

Il film che li vede protagonisti

Milano, aprile 1945, agli sgoccioli della Seconda Guerra Mondiale. La città è in macerie. Nel caos della guerra Isola è diventato il re del mercato nero, guidato da un’unica legge morale: la sopravvivenza. Yvonne è la sua fidanzata clandestina, cantante del Cabiria, l’unico locale notturno rimasto aperto in città. Ma anche Borsalino, gerarca fascista, torturatore spietato, è innamorato perdutamente di Yvonne e disposto a tutto pur di averla. Isola e i suoi intercettano una comunicazione cifrata e scoprono che Mussolini ha nascosto il suo immenso tesoro proprio a Milano – nella “Zona Nera” – in attesa di fuggire per la Svizzera, scampando alla cattura e alla forca. Isola non può lasciarsi sfuggire l’occasione della vita – il colpo più ambizioso della Storia – e decide perciò di mettere in atto un’impresa folle: rapinare il Duce!

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