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Bambi, un tenero cerbiattino di… 80 anni suonati!

Bambi, un tenero cerbiattino di… 80 anni suonati!

Bambi, un tenero cerbiattino di... 80 anni suonati!

Bambi, un tenero cerbiattino di… 80 anni suonati! Tra i grandi successi della Disney è forse quello più triste, infatti insieme a Dumbo ha fatto piangere generazioni di bambini. Si tratta della storia di un giovanissimo cerbiatto che rimane orfano di madre: Bambi, il film di animazione di David Hand, ispirato al libro di Felix Salten, costato alla casa di produzione americana lacrime e sangue. Uscito nelle sale il 13 agosto 1942, esattamente 80 anni fa, la pellicola ha avuto una gestazione difficile.

Bambi, un tenero cerbiattino di… 80 anni suonati!

Secondo alcune fonti, a suggerire l’idea di trasporre il libro di Salten in pellicola d’animazione, fu addirittura il celebre scrittore e saggista tedesco Thomas Mann che conobbe Walt Disney durante il suo viaggio negli Stati Uniti nel luglio del 1935 dove insieme ricevettero una laurea honoris causa dall’Università di Harvard il medesimo giorno. Mann ammirava delle opere di Salten ma sembra che parlò di lui a Walt Disney non solo per motivi artistici. Infatti Salten viveva in difficili condizioni economiche e la vendita dei diritti per l’adattamento cinematografico l’avrebbe aiutato.

Dopo aver acquistato i diritti d’autore nel 1937, la Disney affidò agli sceneggiatori Perce Pearce e Larry Morey il compito di trasporre il romanzo in un copione cinematografico. Una lavorazione resa difficile dalla contemporaneità di altre produzioni come Pinocchio e Fantasia, iniziate dopo Bambi, ma molto più rapide e concluse e distribuite prima.

La storia, disegnata da Milt Kahl e Frank Thomas, è quella del giovane cerbiatto che deve imparare a cavarsela autonomamente dopo la morte della madre. Trascorrerà l’infanzia e la prima età adulta assieme ai suoi amici, il coniglio Tamburino e la puzzola Fiore. Pur con critiche non entusiastiche all’uscita nelle sale, a dicembre 2011 il film è stato aggiunto al National Film Registry della Biblioteca del Congresso. Una curiosità: nel 1968, nell’edizione italiana ridoppiata, a dare la voce al cerbiatto neonato e cucciolo fu Loretta Goggi.

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