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Diego Abatantuono: quando il mio manager fuggì coi soldi

Diego Abatantuono: quando il mio manager fuggì coi soldi

Diego Abatantuono: quando il mio manager fuggì coi soldi, Diego Abatantuono è un attore amato e celebrato, che ha recitato in un film premiato con l’Oscar come “Mediterraneo”. Però la sua vita non è sempre stata – come si suol dire – “rose e fiori”. Infatti una recente intervista ha lasciato basiti i suoi estimatori.

Forte e riservato al contempo

La sua veracità è davvero un suo punto di forza. Un uomo e soprattutto un attore dalle mille sfaccettature, forte e riservato allo stesso tempo. Quando si dice un’icona… e non solo degli anni che furono. Di recente, però, Diego si è lasciato andare ad una confessione a cuore aperto…

L’esperienza al Derby Club di Milano

Da quando l’attore o è apparso sul grande schermo, il cinema italiano non è stato più lo stesso, proponendosi non solo come attore ma anche come regista e sceneggiatore. Una capacità che arriva certamente dalla scuola del cabaret, messa a frutto nello storico locale milanese Derby Club, di proprietà dei suoi parenti. Qui ha comniciato ad imparare l’arte della comicità: in particolare, è migliorato tanto quando è stato preso come tecnico delle luci e ha avuto modo così di osservare l’arte dai migliori per potere, in seguito, delineare la sua.

Notato da Boldi, Faletti e Jannacci

Dopo essere stato notato da Massimo Boldi (amico del nostro quotidiano online), Giorgio Faletti e Enzo Jannacci, questi tre lo vollero a tutti i costi, coinvolgendolo in spettacoli importanti. Lui stesso, sulla base delle conoscenze acquisite nell’ambito del cabaret, creò il noto format Colorado Cafè. Poi è arrivato il cinema con tre Nastri d’Argento e, nel 2021, il David di Donatello alla carriera.

Diego Abatantuono: quando il mio manager fuggì coi soldi

Ma cos’ha confessato, di recente? In un’intervista a Il Corriere della Sera, ha parlato a cuore aperto di alcuni episodi legati alla sua carriera “Un manager serio, dopo il primo incasso da sette miliardi, m’avrebbe detto stai fermo un anno. Invece, io fui spremuto, il terrunciello si esaurì e il mio manager fece sparire i soldi messi da parte per le tasse. Non sapevo nulla di quel mondo. A venticinque anni, credevo di essere diventato ricco”. Insomma, un vero e proprio “buco” di denaro, dettato dai classici errori di gioventù.

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