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10 anni senza Giancarlo Bigazzi… ma lui è sempre fra noi!

10 anni senza Giancarlo Bigazzi… ma lui è sempre fra noi!

La splendida location della manifestazione

10 anni senza Giancarlo Bigazzi… ma lui è sempre fra noi! Si sono concluse domenica pomeriggio a Firenze le attività 2022 per il decennale della scomparsa dell’autore eproduttore toscano. Una serie di appuntamenti, che riprenderanno l’anno prossimo, fortemente voluti dalla famiglia per celebrare uno dei più grandi talenti musicali della canzone pop italiana.

10 anni senza Giancarlo Bigazzi… ma lui è sempre presente!

Presso la sontuosa sala del complesso di San Firenze (che ospita anche la Fondazione Zeffirelli e la ABF di Andrea Bocelli) le canzoni del Maestro hanno rieccheggiato nelle interpretazioni dei vari ospiti, dimostrano ancora tutta la loro vitalità, la loro attualità. Quella del sentimento per eccellenza – l’amore – del quale Bigazzi è stato autore e produttore di raffinato talento, coniugando il duro lavoro in studio con la capacità di creare successi. O della solidarietà – Gli altri siamo noi – che rappresenta oggi più che mai una drammatica realtà del nostro quotidiano. Merito di una sensibilità, un “tocco” che appartiene solo ai “grandi”, rivestita con quel fare da “toscanaccio” che Bigazzi mostrava in pubblico.

Un libro come canovaccio per uno spettacolo di grande intensità

Ciro Castaldo, autore del libro che ha dato lo spunto per questa atipica presentazione – più vicina ad uno show – è stato perfetto. Le pagine su carta di Giancarlo Bigazzi – L’artigiano della canzone (edito da Melagrana) hanno preso vita e si sono trasformate in ricordi, aneddoti, proiezioni video e suoni. Presenti, naturalmente, il figlio di Gianna e Giancarlo, Giovanni Bigazzi. Quello per il quale il padre ha scritto e dedicato una canzone, Conto su di te. Giovanni lo ha ripagato ereditando il suo talento artistico, espresso sia nella fotografia ma anche nella musica, alla guida dell’etichetta GB Music.

Un omaggio corale e straordinariamente sincero

Un pomeriggio costellato da grandi ospiti: il Maestro Marco Falagiani (che ha condiviso una parte importante della sua carriera con Bigazzi, il giovane attore Alessandro Cartenì (giovane attore con una spiccata somiglianza del Massimo Ranieri più giovane, quello portato al successo – tanto per capirci – dalla bigazziana Rose rosse), la bravissima Valentina Galasso che nella sua interpretazione de Gli uomini non cambiano (scritta, guarda un po’, sempre da Bigazzi) ha scatenato una vera e propria ovazione nel pubblico. Cécille, al secolo Cecilia Sordoni, ha proposto una versione delicata ed intima di Cosa hai messo nel caffè?.

Due omaggi per Gianna Albini Bigazzi

E ancora… Franco Fasano, che ha ricordato al pianoforte alcuni successi come Si può dare di più, vittoriosa a Sanremo 1987. Fasano è stato coinvolto anche in una versione fuori programma della sua Mi manchi (scritta per Fausto Leali), dedicata dalla moglie al marito Giancarlo. La commozione, dignitosamente trattenuta dietro ad un paio di occhiali scuri, è stata la stessa che ha colto tutti i presenti.

Il finale è stato animato dal bravissimo Giovanni Caccamo, ex pupillo di Franco Battiato, anche lui interprete di un omaggio fortemente voluto dalla vedova Bigazzi: La cura, che anni fa il Maestro siciliano le dedicò una sera.

Presenti pure il giornalista Enrico Salvadori, Elena Brunelli (ambasciatrice dell’ABF e amica della famiglia), Jacqueline Savio, moglie di Totò Savio, amico fraterno di Giancarlo ed ex membro degli Squallor, una “scheggia impazzita” ed assolutamente unica nel panorama della discografia italiana, ai quali Giovani Bigazzi ha voluto dedicare il suo intervento, definendoli “il lavoro di mio padre che mi rende più orgoglioso”. Sarebbe ora di fare qualcosa di concreto per riparlare di loro, veri e propri rivoluzionari, stra-censurati dalle radio, maestri del turpiloquio grottesco, del politicamente scorretto e del demenziale ante-litteram.

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