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Whitney Houston, 10 anni fa la tragica morte di una stella

Whitney Houston, 10 anni fa la tragica morte di una stella

Dieci anni fa moriva una delle voci più straordinarie di tutti i tempi. Era l’11 febbraio del 2012 quando Whitney Houston, a soli 48 anni, veniva trovata morta in una stanza d’albergo a Beverly Hills (Los Angeles). La causa del decesso fu attribuita all’annegamento accidentale nella vasca da bagno in seguito ad un’eccessiva assunzione di droghe combinata all’aterosclerosi. Al suo attivo aveva oltre 200 milioni tra album e singoli venduti, 6 Grammy e 22 American Music Awards. Una vita sotto i riflettori sin da giovanissima, fatta di grandi successi musicali, basta solo citare Greatest love of all del 1986, I wanna dance with somebody (Who loves me) del 1987 e I will always love you del 1992, cover di un brano di Dolly Parton e colonna sonora del film Guardia del corpo, nel quale la cantante era co-protagonista con Kevin Costner.

La tragica scomparsa di Whitney Houston nel frattempo continua a turbare gli animi. Quelli dei fan, per la morte di una grande artista, dalla voce di diamante. Quella dei familiari, per le circostanze ancora ben poco chiare dell’accaduto. L’ex marito di Whitney, Bobby Brown, avanzare pesanti accuse. Secondo Brown ci sarebbe un responsabile per la morte di Whitney. Che sarebbe addirittura colpevole anche per la tragica morte di Bobbi Kristina, la figlia di Whitney e di Bobby, scomparsa tre anni dopo la madre in circostanze simili. Ebbene, secondo Bobby Brown il responsabile di una simile serie di tragedie sarebbe Nick Gordon, allora fidanzato di Bobbi Kristina e morto nel gennaio del 2020 a causa di un’overdose. Brown ha rivelato: «Gordon era l’unico presente in entrambe le situazioni con la mia ex moglie e mia figlia e tutte due sono morte nello stesso modo. Stava sempre con loro. Penso sia stato lui a dargli le droghe». Va detto che Nick Gordon nel 2016 fu davvero giudicato nel 2016 responsabile della morte di Bobbi Kristina: le aveva servito un cocktail a base di alcol, droghe e farmaci. L’autopsia stabilì che la ragazza a causa del micidiale mix svenne nella vasca da bagno, facendo entrare acqua nei polmoni ed entrando in un coma da cui non si risvegliò mai più.

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