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Luca Zingaretti: da commissario a… Re!

Luca Zingaretti: da commissario a… Re!

Luca Zingaretti: da commissario a... Re!

Ha debuttato con buon riscontro di pubblico la serie tv Sky Original Il Re, primo esempio di ‘prison drama’ prodotto in Italia con Luca Zingaretti. Otto episodi diretti da Giuseppe Gagliardi (la trilogia 1992, 1993 e 1994, Non uccidere) che vede Zingaretti protagonista. L’attore si cala nei panni del direttore di un carcere di frontiera, sovrano di una struttura in cui nessuna delle leggi dello Stato ha valore. Nessuna legge… solo il suo giudizio.

Accanto all’attore, amatissimo dal pubblico tv per la sua interpretazione del comissario Montalbano, Isabella Ragonese (Lei mi parla ancora, Rocco Schiavone, Il padre d’Italia) in quelli di un’agente della polizia carceraria del San Michele, Anna Bonaiuto (Loro, Napoli velata, Mio fratello è figlio unico), che impersona il pubblico ministero che indaga sulla rete di illeciti e connivenze che fanno capo a Testori, Barbora Bobulova (Scialla!Cuore sacro), che nella serie sarà l’ex moglie del personaggio interpretato da Zingaretti, e Giorgio Colangeli (Il divo, Speravo de morì prima) nei panni di Iaccarino, comandante della prigione, molto amico di Bruno Testori.

Luca Zingaretti: da commissario a… Re!

Il San Michele è un carcere di frontiera dove il direttore Bruno Testori applica la sua personale idea di giustizia: la legge dello Stato lì dentro non esiste, perché la legge è lui. Spietato con chi lo merita ma anche misericordioso all’occorrenza. Il personaggio di Zingaretti si identifica nelle biografie deragliate dei detenuti, perché lui stesso, per primo, è un uomo che è spezzato dalla vita. Protetto da una milizia personale di agenti fidatissimi, i pretoriani, il suo peggior nemico è la PM Laura Lombardo.

 

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