Per mestiere e per passione: intervista alla speaker Fabiana Contin

Per mestiere e per passione: intervista alla speaker Fabiana Contin. Conduttrice radiofonica e presentatrice di eventi nazionali, è diventata negli anni una delle voci più rassicuranti ed apprezzate della scena radiofonica nazionale.

L’intervista

D – Quando hai capito che cuffie e microfono sarebbero diventati la tua professione?

R. -Avevo 14 anni ascoltavo una piccola emittente locale e dopo aver incontrato i ragazzi che trasmettevano in diretta mi sono detta “io voglio fare questo” e ho trovato una piccola realtà che mi ha messo in onda nel week end non avevo nessuna preparazione ma, tutto è venuto in modo molto spontaneo!

D – Tu lavori in una radio di flusso come Stereocittà; quali devono essere le qualità di uno/a speaker per lavorare in un network radiofonico?

R – La radio di flusso è la radio che sento più nelle mie corde. Credo che sia sempre importante essere spontanei, gli ascoltatori si accorgono se uno finge al microfono, prepararsi su diversi argomenti e cercare di raccontare la notizia senza essere troppo lunghi, in termini di tempo, nel modo più semplice e chiaro possibile e se possibile, metterci anche la propria esperienza personale. Parlare con il sorriso sulle labbra è quello che cerco di fare sempre.

D – Cosa ne pensi della radio in questo momento? Com’era, com’è e verso quale direzione sta andando?

R – La radio è sempre in ottima forma! Ci sono prodotti per tutti i gusti e per tutte le esigenze basta cercare. Diciamo che l’unica cosa che manca ora sono le piccole realtà locali vere e proprie “palestre” per chi vuole avvicinarsi a questo fantastico mondo.

D – Esiste il panico da microfono? E se sì… come affrontarlo?

R – Certo che esiste. Credo che la cosa da fare sia semplicemente parlare al microfono come all’amica/o del cuore…

D – È vero che lo speaker radiofonico non ha troppa capacità decisionale sulla musica che viene messa in onda?

R – Vero, esistono tante figure professionali in radio, ognuno il suo ruolo.

D – Ti riascolti o, meglio… è utile riascoltarsi?

R – Certo è fondamentale per capire dove si sbaglia, dove siamo stati troppo prolissi ed altre imperfezioni.