Facchinetti Junior narciso malato: “Esco solo in Rolls Royce”
Facchinetti Junior narciso malato: “Esco solo in Rolls Royce”. Conduttore televisivo, cantante, disc jockey, imprenditore, agente dello spettacolo e, soprattutto, figlio del tastierista e cantante dei Pooh Roby. Francesco Facchinetti, di recente, ha rilasciato una lunga intervista a One More Time, il podcast di Luca Casadei. Ai suoi microfoni ha confessato di essere affetto da un disturbo della personalità narcisistica, seguendo da un anno segue un percorso psicologico per un rapporto rapporto conflittuale con il denaro.
DJ Francesco ha raccontato di essere in cura dallo psicologo da circa un anno per risolvere il problema, ammettendo – fra le altre cose – che senza Rolls Royce non riuscirebbe a uscire di casa! Si tratta della prima volta in cui Facchinetti Jr. rivela questi aspetti così privati e fino a oggi inediti sulla sua persona. Autodefinitosi “onnivoro, egocentrico e narcisista”, ha sottolineato di aver intrapreso un percorso psicologico “perché è ovvio che questo disturbo della personalità narcisistica crea problematiche. Non penso di aver risolto il rapporto conflittuale con il denaro”.
Il desiderio di riscatto sociale attraverso gli oggetti
Un uomo senza filtri quello che si ascolta nell’intervista di oltre un’ora concessa al famoso talent scout di YouTube Casadei. Facchinetti racconta che, ogni giorno, si prefigge un obiettivo. Nell’ultimo decennio ha lavorato sodo per poter acquistare un’opera di Andy Warhol. “Fin da piccolo volevo una sorta di riscatto sociale, conquistare cose. Negli ultimi dieci anni ho lavorato molte ore al giorno per comprarmi un quadro di Andy Warhol. Ogni giorno mi chiedevo: ‘Perché ti alzi?'” e le parole con cui si rispondeva erano: “Per comprare un quadro di Andy Warhol“.
Francesco Junior narciso malato: “Esco solo in Rolls Royce”
Bizzarro il capitolo riguardante la sua famosa Rolls Royce. “Ogni tanto mia madre mi chiede: ‘Perché giri con una Rolls Royce da 3-400mila euro?’ e io dico: ‘Lavoro tutto il giorno, se non avessi una Rolls non uscirei di casa. Perché devo avere attorno a me cose che mi rendono la giornata piacevole’. Sono cose materiali? Sì. È destabilizzante raccontarlo? Sì, ma mi rasserenano”, ha dichiarato candidamente Facchinetti. A proposito della madre, ha raccontato anche qualcosa del rapporto con lei. “Mi fece vivere il mondo degli hippie e la vita nella comune”, racconta. Parla della vita nella comunità di Frate Ettore a Seveso in cui ha trascorso parte della sua infanzia, all’inizio degli anni Novanta: “Erano gli anni dell’Aids. Con Frate Ettore andavamo alla stazione di Milano a prendere gli infetti. Lì capii cos’era la fede e la Divina Provvidenza”, ha aggiunto.
La sua ispirazione musicale non è il padre Roby
Francesco Facchinetti ha raccontato che a spingerlo ad esordire nella musica non è stato suo padre, tastierista e cantante nei Pooh. Sorprendentemente, è stato Don Giussani da un lato e Jovanotti dall’altro. Queste sono le due “muse” di DJ Francesco: “A scuola di Comunione e Liberazione lessi un libro di Don Giussani, su quanto è importante trovare il proprio Io. E io lo trovai dopo aver visto un concerto di Jovanotti, uno che non cantava e basta, ma usava la musica per comunicare il suo mondo”.
Reinventandosi la carriera
È riuscito a riemergere dalla crisi con un nuovo tipo di carriera: da qualche anno è un talent manager e ora segue alcuni dei più famosi personaggi del web e della televisione. Racconta: “Mentre ero ancora a terra, mandai due messaggi, uno a Nesli e uno a Frank Matano: ‘Sto iniziando da zero, non ho niente, ma mi dedicherò 18 ore al giorno a te’. Nesli mi disse: ‘Parla col mio produttore discografico’. Mentre Frank mi rispose: ‘Grazie, io sarò sempre con te’, prosegue. “Da lì ricominciò la mia scalata”.
Azzardiamo un’ipotesi
E se questa intervista-verità fosse solo un modo ingegnoso per promuovere il podcast di Casadei da parte di Francesco? Non ci sentiamo di escluderlo a priori.
