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A Sarzana si diffonde la psicosi del serial killer

A Sarzana si diffonde la psicosi del serial killer

A Sarzana si diffonde la psicosi del serial killer. La causa? Due omicidi scoperti in zona nel giro di 24 ore, fonte di comprensibile psicosi fra i residenti. Comunque c’è già un fermato: Daniele Bedini,  32enne artigiano di Massa con precedenti per rapina, residente ad Aulla. Formalmente indagato in merito alla morte di Nevila Pjetri, la prostituta di 35 anni trovata morta alle prime ore di domenica scorsa lungo il greto del torrente Parmignola a Marinella di Sarzana.

A Sarzana si diffonde la psicosi del serial killer

La ragazza albanese è stata freddata con due colpi di pistola calibro 22 alla testa. Lo ha accertato il medico legale Susanna Gamba dopo l’autopsia. Il primo colpo sparato in fronte, l’altro dietro all’orecchio sinistro. Ancora da chiarire se l’omicidio sia avvenuto nel luogo dove è stato trovato il cadavere o altrove.

Gli investigatori sono arrivati al Bedini tramite le immagini delle telecamere. Al momento sono solo supposizioni e la contestazione riguarda solo il primo delitto, quello appunto di Nevila. Bedini è stato a lungo interrogato nella caserma dell’Arma. Il suo avvocato Rinaldo Reboa ha spiegato che il suo assistitto si è dichiarato “completamente estraneo ai fatti” e ha aggiunto: “L’unico elemento che ha portato gli inquirenti a fermare il mio assistito è la denuncia del furto della pistola di proprietà del padre di Daniele Bedini, formalizzata qualche giorno prima degli omicidi”.

L’altra vittima era una prostituta transessuale

Gli inquirenti pensano che possa aver ucciso una seconda volta per eliminare chi due giorni addietro lo aveva visto mentre caricava in macchina la donna. L’uomo è pregiudicato per reati contro il patrimonio, rapina e stupefacenti. Sul suo conto, scrivono gli inquirenti, ci sono “numerosi gravi indizi”. L’altra vittima è una donna trans. All’anagrafe Carlo Bertolotti, faceva la parrucchiera, aveva 43 anni. Secondo le prime informazioni da parte degli inquirenti, le modalità del delitto sarebbero simili a quelle utilizzate per uccidere Nevila, la prostituta albanese trovata morta sul greto del torrente Parmigliola, a circa 3 km dal luogo dove è stato rinvenuto il cadavere di Bertolotti. L’arma è la medesima: una pistola di piccolo calibro.

Nella notte la polizia aveva rinvenuto il cadavere di una transessuale dedita alla prostituzione nella periferia di Sarzana. Il corpo ricoperto di rovi e con tracce di sangue, scoperto in prossimità di un’auto abbandonata (una Ford Fiesta che apparterrebbe della vittima). Il corpo della persona – come riferisce il procuratore capo di La Spezia Antonio Patrono – presentava evidenti segni di violenza.

I militari, guidati dal colonnello Andrea Fabi, hanno rinvenuto l’auto priva di targa. Al suo interno sono stati trovati due bossoli di pistola e alcune tracce di sangue su un tappetino. Solo alcune ore dopo la polizia ha scoperto il cadavere, a un centinaio di metri da dove i carabinieri avevano trovato la vettura.

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