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E’ morto Dario Argento! Succede nel film Vortex

E’ morto Dario Argento! Succede nel film Vortex

E’ morto Dario Argento: succede nel film Vortex. Nell’arco di oltre vent’anni di carriera (ma con solo sei lungometraggi all’attivo), il nome di Gaspar Noè si è guadagnato una nicchia nella storia del cinema. Uno spazio che con il tempo è diventata sempre più importante. E’ tornato quest’anno a Cannes e Locarno con Vortex, una pellicola esistenzialista con un sorprendente Dario Argento nel ruolo di protagonista.

E’ morto Dario Argento! Succede nel film Vortex

Una coppia di anziani trascorre le giornate nel proprio appartamento parigino. L’uomo è un critico cinematografico impegnato a concludere un suo libro, mentre la moglie è una psicologa che sta combattendo contro l’alzheimer. A interrompere la routine le visite saltuarie del figlio, un ex tossicodipendente che cerca di convincere i genitori a ritirarsi in una casa di riposo. Dentro un appartamento che è un piccolo labirinto, stipato di roba accumulata nel corso di una vita, i due si aggirano come due animali nella loro tana. Una casa borghese piena di libri ma dall’aria sordida, pervasa dall’odore dei pasti, dei corpi malati, dei medicinali. La scelta stilistica del regista non fa sconti, con un’atmosfera da filmino girato in casa, che però si rivela funzionale e coerente. Noè si discosta dai suoi film precedcenti. Freddo come un’autopsia, Vortex è di nuovo un film di corpi, ma stavolta al posto del sesso e della droga ci sono la vecchiaia e le medicine.

I due attori

Françoise Lebrun, l’indimenticabile Veronika di La maman et la putain (il capolavoro che Jean Eustache girò nel 1973). Poi un imprevedibile e incredibile Dario Argento, in balià dei suoi orrori, dei suoi limiti espressivi e del suo francese. Che comunque se la ride… visto che quando si muore per finzione sul set, nel settore del cinema si dice che la propria vita si allunghi.

Un film che non cede a compromessi

Lungo 2 ore e 22 minuti, con alcune scene durissime (come quella dell’infarto di Argento), non concede scampo fino alla fine. Ricordando un po’ il cinema di Lars Von Trier, Vortex è un film – come dichiara il suo autore – «dedicato a tutti coloro che muoiono nella testa prima che nel cuore». Prendere o lasciare.

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