Weekend al cardiopalma: un razzo cinese minaccia la Terra

Weekend al cardiopalma: un razzo cinese minaccia la Terra. Non è la trama di un film di serie B di fantascienza… ma la realtà! Ci sono infatti possibilità che alcuni pezzi del razzo cinese  cadano sulla Terra in questol fine settimana. Gli scienziati stanno lavorando ininterrottamente per cercare di prevedere con il massimo della precisione possibile il punto dell’impatto.

Weekend al cardiopalma: un razzo cinese minaccia la Terra

Più precisamente il giorno esatto dovrebbe essere domenica 31 luglio. Tutti gli scienziati aerospaziali internazionali sono in agitazione perché questo razzo, dal peso di 21 tonnellate, lanciato in orbita domenica scorsa, sembrerebbe ora essere in caduta libera. Potrebbe non bruciarsi completamente al rientro nell’atmosfera terrestre, causando una pioggia di detriti. Circa un anno fa, come i più attenti ricorderanno, accadde la stessa cosa nell’Oceano Indiano.

Il rientro del razzo previsto per il prossimo fine settimana, secondo quanto affermato dal governo di Pechino, verrà tracciato da vicino. Nonostante ciò esso pare rappresentare comunque un rischio, anche seppur minimo, per chiunque sia a terra.

Dove cadranno i detriti?

E’ troppo presto per dirlo. Secondo un’analisi degli specialisti americani potrebbero impattare al suolo su un’area di circa 2.000 km di lunghezza per circa 70 km di larghezza. Il rientro avverrà in un punto compreso tra 41 gradi Nord di latitudine – circa all’altezza della nostra Sardegna – e 41 gradi Sud. Come già detto il nucleo del razzo cinese non brucerà completamente nell’atmosfera tanto che il Cords ha fatto sapere che dalle 5 alle 9 tonnellate raggiungeranno il suolo.

Solo con l’avvicinarsi dell’evento, giusto nelle ultime ore, sarà possibile restringere la previsione. E’ possibile che la pioggia dei detriti cada in mare, nel deserto, o comunque in luogo disabitati. E’ quello che si augurano tutti. La possibilità che pezzi del razzo cadano su un’area popolata esiste, come è successo nell’ormai lontano maggio 2020 quando frammenti di un altro vettore Long March 5B cinese arrivarono in Costa d’Avorio danneggiando diversi edifici.