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Perché si dice che i gatti hanno nove vite?

Perché si dice che i gatti hanno nove vite?

Perché si dice che i gatti hanno nove vite

Perché si dice che i gatti hanno nove vite? Lo avrete sentito dire mille volte: i nostri amici felini avrebbero a disposizione ben nove vite (o sette, a seconda dei casi). Ma qual è il significato del famoso detto?

Perché si dice che i gatti hanno nove vite? Le origini della leggenda

I gatti hanno davvero nove vite? Se ve lo stavate davvero chiedendo, la risposta è no. Il proverbio originariamente dice: “Un gatto ha nove vite. Per tre gioca, per tre si smarrisce e per le ultime tre resta”. E si tratta di una citazione inglese che persino William Shakespeare conosceva, tanto da averla citata nel suo “Romeo e Giulietta”. Per questo motivo, il mito risale almeno al 1500 ma potrebbe avere origini più antiche.

Culto egiziano

Come sappiamo, i gatti affascinano l’uomo dal tempo degli antichi egizi. Hanno iniziato a fare il loro accesso nelle case e nei luoghi di culto 12 mila anni fa proprio perché gli egiziani li consideravano delle creature divine con poteri soprannaturali. E potrebbe essere la capacità della dea Bastet di passare dal corpo di donna a quello di un gatto ogni volta che voleva ad aver promosso l’idea che i gatti abbiano vite multiple. Tuttavia, quando i gatti arrivarono in Inghilterra erano venerati più per la loro capacità di tenere lontani i roditori dalle case che di reincarnarsi.

Perché nove vite?

Il numero nove ha un significato in numerologia, soprattutto per la sua composizione di tre gruppi di tre, come la struttura del proverbio inglese. Nove è anche simbolico nelle culture islamica, greca e cattolica romana. E se un gatto “torna in vita” più volte, il numero nove ha senso se visto da un punto di vista mistico. Qui in Italia come in Spagna si dice che i gatti abbiano sette vite, altro numero altamente simbolico: sette sono i doni dello Spirito Santo nel cristianesimo, sette sono i giorni della settimana, sette sono i sacramenti. Le leggende arabe e turche, invece, attribuiscono ai gatti “solo” sei vite. Nonostante le differenze nel numero, la credenza di fondo è che i gatti vivano più di una vita in una volta sola.

Gatti senza paura

Chiunque viva con un gatto conosce alcune delle sue abilità impressionanti. Sfilano sui cornicioni, camminano sulle ringhiere, s’infilano in spazzi piccolissimi e possono fare dei salti incredibilmente alti e precisi. Niente di sovrannaturale, però: per i salti è tutto merito delle loro zampe posteriori, così forti che possono facilmente farli saltare sei volte la loro altezza. C’è poi il mito della caduta, ovvero l’abilità del gatto di cadere sempre in piedi anche da grandi altezze, senza riportare conseguenze.

Questo è tutt’altro che vero: i gatti vantano un’invidiabile elasticità della colonna vertebrale, oltre che di un incredibile istinto che gli permettono di girarsi in aria senza problemi. Poi le loro dimensioni ridotte, la struttura ossea leggera e la pelliccia spessa riducono la loro velocità nella caduta, come se indossassero un paracadute. Ma anche loro riportano danni da impatto, anche se spesso si tratta di traumi interni, quindi non subito visibili.

 

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