Il gradito ritorno di Aleandro Baldi (ASCOLTA)
Un bel ritorno quello di Aleandro Baldi, che in molti si ricordano vincitore, in coppia con Francesca Alotta, di Sanremo 1992, nella sezione Nuove Proposte. L’abbiamo visto in questi giorni ospite di alcuni programmi Rai con Non mi serve niente, il suo nuovo singolo, che anticipa un album di prossima uscita. Un brano molto godibile, con un arrangiamento elegante e sottilmente lounge, che parla della semplicità dei sentimenti e dell’essere, di quello che abbiamo dentro di noi e che nasce dalla ricerca della semplicità. Riuscendo a fare le cose senza troppi ritocchi e rimaneggiamenti, così come naturalmente vengono. Un concetto che contraddistingue Baldi nel suo essere musicista ed anche in tutti gli altri ambiti della sua esistenza. Nel nuovo disco, formato da sette tracce, ci sarà anche una nuova versione di “Non amarmi”, cantata insieme ad un trio al femminile.
Il gradito ritorno di Aleandro Baldi
63enne cantautore di successo, nato a Greve in Chianti (in provincia di Firenze), dove vive tutt’ora. Scoperto da quel genio di Giancarlo Bigazzi negli anni ’80, arriva al successo nel 1992 vincendo, nella categoria Nuove Proposte, il Festival di Sanremo con “Non Amarmi“, in coppia con Francesca Alotta. Una canzone che in seguito ha goduto di un successo internazionale, tradotta in spagnolo e cantata da Jennifer Lopez e Marc Anthony. Nel 1994 vince nuovamente il Festival di Sanremo con “Passerà“, questa volta nella categoria Campioni.
Il coraggio di non autocommiserarsi, mai
Non vedente dalla nascita, umo estremamente curioso, dinamico e appartenente a quel genere di persone che non amano assolutamente piangersi addosso, nonostante le traversie che a volte la vita ci riserva. La musica per lui ha rappresentato una passione totalizzante, fin dalla sua infanzia, spingendolo successivamente allo studio, col quale si è diplomato in chitarra nel 2010. Attualmente si occupa anche di insegnamento, grazio ad un progetto del Comune di Greve in Chianti, per il quale insegna musica ai bambini delle scuole elementari. Un tramite, come lo intende lui, per tirare fuori emozioni e rafforzare i rapporti umani.
