Una lettura che può risultare altamente pericolosa…
Una lettura che può risultare altamente pericolosa… Un caso dove la sete di cultura può risultare letale. Parliamo di libri molto affascinanti, caratterizzati da una copertina di tela di un verde ipnotico, quasi mistico, tomi neanche troppo rari, che celano un velenoso segreto. Potrebbe essercene almeno uno in ogni biblioteca storica. Qualche esemplare è anche sparso nei mercatini dell’usato, a prendere polvere in qualche vecchia libreria.
Una lettura che può risultare altamente pericolosa…
Il mistero letale però non si trova nel contenuto, nelle storie raccontate o tra le righe… ma nel materiale che ricopre questi libri! Sono i cosiddetti “libri velenosi”, tomi sparsi in tutto il mondo, diffusi soprattutto nel XIX secolo e rilegati con una stoffa verde smeraldo realizzata con un pigmento che contiene arsenico. Un elemento tossico per gli esseri umani.
Quali sono gli effetti sull’uomo
Ricercatori e bibliotecari potrebbero accidentalmente inalare delle particelle contenenti arsenico: una piccola quantità è in grado di provocare stordimento e letargia, oltre a diarrea e dolori addominali. Al contatto della pelle, l’arsenico può provocare irritazioni e lesioni. In caso di avvelenamento grave questa sostanza può portare a conseguenze realmente drammatiche, come insufficienza cardiaca, disfunzione neurologica, patologie polmonari, danni permanenti agli organi e, in casi estremi, anche il decesso.
C’è chi li rintraccia e li cataloga
Ma quanti sono questi libri? Dove si trovano? Per tracciarli è stato istituito il Poison Book Project, un programma che punta a monitorare e catalogare i volumi tossici sparsi per il globo. Dall’inizio del progetto, nel 2019, i ricercatori hanno individuato 88 libri velenosi, 70 di questi erano rivestiti dalla stoffa verde all’arsenico, con la sostanza presente anche all’interno in alcune decorazioni ed etichette. Un numero che senza dubbio non rispecchia l’esatta cifra di questi tomi presenti sulla Terra. Molti di questi sono sepolti tra gli scaffali, dimenticati tra le collezioni o nei negozi di prodotti usati. Potrebbero essere ovunque…
Come maneggiarli
Secondo il responsabile della salute e sicurezza ambientale dell’Università del Delaware, Michael Gladle, la questione riguarda soprattutto chi si occupa di conservazione: “L’arsenico è un metallo pesante e presenta una certa tossicità, principalmente in caso di inalazione o ingestione. Le persone che hanno bisogno di accedere a questi volumi per attività di ricerca dovrebbero indossare i guanti e sfogliare i libri in un luogo appositamente designato”.