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Siamo stati presso il ristorante più buono del mondo: volete sapere dove si trova?

Siamo stati presso il ristorante più buono del mondo: volete sapere dove si trova?

Siamo stati presso il ristorante più buono del mondo: volete sapere dove si trova?
Giovanni Ponticello all’ingresso del Central

Siamo stati presso il ristorante più buono del mondo: volete sapere dove si trova? Non è proprio dietro l’angolo e, a differenza di quello che si potrebbe pensare – patria del buon cibo – non è in Italia! Secondo la classifica annuale, puntualmente stilata dal 2002 dalla rivista inglese Restaurant, l’ambito titolo è andato questa volta al Central di Lima (Perù), locale guidato dallo chef Virgilio Martínez. Siamo stati invitati dall’imprenditore veneto Giovanni Ponticello che, come è noto, coltiva un gusto particolare ed una spiccata curiosità per la buona tavola. Oltre ad avere un locale italiano a La Romana, Santo Domingo: El Castillo.

Siamo stati presso il ristorante più buono del mondo: volete sapere dove si trova?

E’ una vittoria inedita, si tratta della prima volta nel palmarès dei The World’s 50 Best Restaurants (classifica giunta alla sua 21esima edizione) che a risultare vincitore è un esercizio peruviano. Una dimostrazione concreta che la gastronomia sudamericana sta facendo passi da gigante, affermandosi a livello mondiale. Al secondo posto troviamo il Barcellona Disfrutar, che precede in classifica altri due tavoli spagnoli: il locale madrileno Diverxo (3° posto) e il basco Asador Etxebarri (al 4°). Scorrendo la classifica per intero, troviamo altri tre ristoranti del Perù: Maido (6° posto), Kjolle (28° posto) e Mayta (47° posto).

I ringraziamenti durante la nomina

Un momento della nomina del Central al Palau del les Arts di Valencia

Lo chef del Central ha dichiarato, nel suo discorso di ringraziamento presso il Palau de les Arts di Valencia, cornice in cui tradizionalmente si assegna il titolo: “Non si tratta di essere il migliore, ma di amare ciò che si fa”. Pía León, moglie di Chef Martinez e responsabile del ristorante Kjolle, è anche lei salita sul palco per i ringraziamenti, dicendo: “Guardare sempre indietro, osservare i passi che abbiamo compiuto e riflettere”. Un risultato che coincide con la recente uscita su Netflix di Virgilio, un documentario che ripercorre la sua vita e la sua carriera in cucina.

E noi italiani?

Il primo locale made in Italy lo troviamo al settimo posizione: Lido 84, il ristorante di Gardone Riviera (BS) gestito dello chef Riccardo Camanini. Al sedicesimo posto Reale di Castel di Sangro (AQ), di Niko Romito. Il ristorante Uliassi di Senigallia, dopo il buon posizionamento dell’anno scorso (in dodicesima posizione) è scivolato al numero 34. Nella top 50 mondiale, anche Le Calandre di Rubano (PD), dello chef Massimiliano Alajmo.

Il progetto del Central

Pía León e Virgilio Martinez

Il ristorante di Lima è stato premiato per la sua cucina che, secondo la giuria, celebra “la diversità degli ingredienti”, così come “la storia e le tradizioni” del Perù. Attraverso una precisa valorizzazione degli ingredienti autoctoni, utilizzati in preparazioni  innovative, unitamente ad una superba attitudine nell’arte dell’accoglienza. Un impegno nella ricerca gastronomica che tiene sempre in primo piano il rispetto e la valorizzazione del patrimonio nazionale peruviano e della sua biodiversità.

La proposta gastronomica del Central

La filosofia del Central è quella di offrire un’esperienza culinaria basata su ingredienti e tecniche rigorosamente peruviane. Il concept del menu prevede un percorso offerto ai commensali attraverso 15 ecosistemi peruviani classificati per altitudine. Ogni piatto pone in evidenzia l’origine dei suoi ingredienti, da Valle Seco (gamberi, zucca loche e avocado) ad Agua Amazónica (pesce pacu, anguria e foglie di coca).

A tavola con Giovanni Ponticello

Ci accompagna l’imprenditore italiano Giovanni Massimiliano Ponticello, artefice di un graditissimo invito a questa esperienza unica, ci accomodiamo a tavola in un ambiente estremamente elegante, curato nei minimi particolari, con un taglio elegante e minimale. In tutto vige la logica del “less is more”, rendendo l’ambiente confortevolissimo.

In questo video il momento dell’accoglienza all’ingresso, dove un addetto del ristorante (peruviano ma con un’ottima padronanza della nostra lingua) ci spiega la filosofia della proposta gastronomica del Central, preparandoci a quello che gusteremo successivamente.

Oltre alla perfetta efficienza del personale di sala, rimaniamo assolutamente rapiti dalla cura nella presentazione dei piatti, perfetto equilibrio di impiattamento con un sapore inconfondibile di legame col territorio. Le sensazioni in bocca sono straordinare, un mix sensoriale che appaga il gusto e la vista. A tavola regna il silenzio, ad ogni boccone sono sempre sguardi d’intesa riconoscenti verso Giovanni Ponticello, che ci ha coinvolto in  questa vera e propria “esperienza” . Peccato solo per noi italiani che il Central si trovi a Lima (Av. Pedro de Osma 301, Barranco, Lima)… altrimenti ci verremmo più spesso!

 

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