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Basta soffrire per la calvizie: la soluzione è il patch cutaneo

Basta soffrire per la calvizie: la soluzione è il patch cutaneo

La cultura social dimostra quanto l’immagine sia importante per bucare lo schermo. Una logica nella quale i capelli giocano una parte fondamentale. Lo abbiamo chiesto all’hair designer di Benessere capelli.

 I social, si sa, hanno letteralmente cambiato il modo di vedere sia le cose che le persone. Un aspetto non sempre è positivo perchè spesso  veniamo giudicati e messi “sotto processo” per qualsiasi cosa facciamo o diciamo. Oppure, più semplicemente per la nostra immagine fisica, inclusa la mancanza di capelli. Un aspetto che genera spesso reazioni psicologiche che possono generare vere e proprie crisi psicologiche. I capelli vengono oggi considerati un elemento molto importante, non solo a livello estetico ma perché la loro presenza o meno impatta sulla vita delle persone. Insomma, l’impatto della nostra immagine è cambiato, e lo conferma anche Fabrizio Labanti.

Chi è Labanti

Fabrizio Labanti è un hair designer che, da più di 20 anni, si occupa di soluzioni per i problemi ai capelli. Il suo marchio è ormai una realtà consolidata, in grado di contare attualmente una rete capillarizzata composta da 14 punti vendita attivi tra l’Italia e la Svizzera (Lugano).

Il vantaggio del patch cutaneo

Purtroppo – dichiara Labanti – dall’attività che quotidianamente eseguo, anche attraverso i classici canali social, ho constatato che con il passare degli anni si è verificata una sempre più crescente discriminazione e derisione dell’aspetto fisico delle persone. Si tratta del cosiddetto body shaming, che trova suo terreno fertile in vittime che, per motivi genetici, devono affrontare malattie che provocano la perdita dei capelli. Per questo molte persone si spingono spesso verso “trattamenti” illogici, che rappresentano un asperanza di miglioramento. Anche se, a conti fatti, in molti casi non arrechino nessun beneficio. È proprio questo uno dei motivi che ha spinto Labanti a dare vita al primo e unico trapianto di capelli non chirurgico, che prende il nome di patch cutaneo.

Come si procede

Per la realizzazione del patch cutaneo si prendono anzitutto le misure della zona da infoltire. Un hair designer si occupa di creare il calco della testa (l’avatar) del paziente dal quale poi sarà creato il patch. In questo modo, tenendo conto della forma della testa, della direzione dei capelli naturali e di tanti piccoli dettagli si otterrà un risultato finale naturale. Successivamente si procede con l’iniezione di capelli veri sul patch: attraverso una tecnica definita iniezione, un capello alla volta, il risultato comincia a prendere forma, senza operazioni chirurgiche invasive o dolorose per il paziente. Ottenendo, inoltre – cosa importantissima -un risultato estetico sia performante che assolutamente invisibile.

Un approccio sartoriale

Si può dire che Labanti abbia creato la prima sartoria senza ago e filo, in grado di realizzare il primo capo di abbigliamento su misura per la testa, ovvero i capelli. Insieme al suo staff tecnico specializzato, composto da veri e propri professionisti che seguono costanti aggiornamenti ed una formazione all’avanguardia e che vantano un’esperienza pluriennale nel settore della cosmetica, dello styling e del benessere del capello, contribuisce ad offrire le risposte migliori e più adeguate ai clienti. Insieme alle soluzioni specifiche a qualunque tipo di necessità, da quella puramente estetica a quella oncologia.

Parola d’ordine: personalizzazione

Labanti e il suo marchio Benessere Capelli propone una soluzione non preconfezionata e replicabili su tutti i clienti… ma totalmente personalizzata, in grado di valorizzare ogni cliente in termini di immagine e si autostima. Questo approccio permette all’hair designer di generare immagini, volumi e geometrie (anche attraverso il patch) per modellare con la materia, la luce e la texture l’acconciatura con l’obiettivo di ottenere un risultato realmente unico.

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