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Dopo 6 anni dall’ultimo album torna… Marcella Bella!

Dopo 6 anni dall’ultimo album torna… Marcella Bella!

Foto di Paolo De Francesco

Dopo 6 anni dal suo ultimo album in studio e la celebrazione nel 2019 dei suoi 50 anni di carriera con concerti a Roma e Milano accompagnata da un’orchestra, venerdì 1 dicembre esce Etnea , il nuovo album di MARCELLA BELLA, disponibile in vinile nero 180 g in edizione numerata e limitata e in cd maxi formato con booklet di 24 pagine e 4 foto esclusive.

Si confronta con l’autoralità

Marcella Bella per la prima volta è autrice delle sue canzoni, che incarnano la sua evoluzione artistica e il desiderio di condividere la propria voce interiore. Composto da 10 brani e prodotto da Fausto Cogliati, l’album cattura i contrasti che definiscono l’artista: da un lato vulcanica, con una forza che si esprime in brani energici ed esplosivi, dall’altro lavica, piena di passione e di sentimento. A rappresentare questo dualismo il brano L’Etna, dedicato al maestoso vulcano siciliano, che riassume la sua personalità: forte e fragile, seducente e riservata.

Una figlia di Sicilia

Il legame con la sua terra natia affonda le radici anche nella scelta di avere al suo fianco tra gli autori il fratello Rosario Bella, sottolineando in particolar modo l’importanza dei legami familiari per Marcella. All’interno del disco, infatti, è presente anche Un amore speciale, il primo brano scritto da tutti e 4 i fratelli Bella (Marcella, Gianni, Rosario e Antonio), in cui Gianni ha fortemente voluto partecipare alla stesura della musica. Tra gli autori dell’album anche i siciliani Giovanni Caccamo, che ha scritto Chi Siamo Davvero e Lorenzo Vizzini con Tacchi a Spillo.

L’ARTISTA INCONTRA I FAN E PRESENTA IL NUOVO ALBUM

30 novembre ore 18.30 – MILANO, Feltrinelli Duomo
4 dicembre ore 18.00 – PALERMO, Feltrinelli Via Cavour
5 dicembre ore 18.00 – CATANIA, Feltrinelli Via Etnea
15 dicembre ore 17.30 – ROMA, Discoteca Laziale

C’è anche Loredana Bertè

In Mi rubi l’anima, scritto a quattro mani insieme al fratello Rosario, Marcella affronta con delicatezza e sensibilità il tema della violenza sulle donne. A impreziosire il brano la collaborazione con Loredana Bertè, amica e collega con cui Marcella condivide una profonda sensibilità sull’argomento, testimoniando così il loro legame affettivo e la loro connessione emotiva.

Tutti i brani

01. “L’Etna”
02. “Tacchi a Spillo”
03. “Questo grande fuoco”
04. “Soffri soffri”
05. “Chi siamo davvero”
06. “Un amore speciale”
07. “Le parole che ti ho detto”
08. “Come ti vorrei”
09. “Mi rubi l’anima” 
feat. Loredana Berté
10. “Ti incanterò”

La storia di Montagne Verdi, il suo primo successo

Il primo 45 giri della storia musicale di Marcella bella, Un ragazzo nel cuore, scritta da Mogol e Roberto Soffici, non riscontra nessun successo. Col secondo, Bocca dolce (versione italiana di Sugar sugar degli Archies) partecipa al Cantagiro, anche questa volta senza troppi risultati. Nel 1971 l’intervento del fratello Gianni smuove le cose: Hai ragione tu, da lui firmato con lo pseudonimo G.Bell, le fa ottenere il secondo posto alla Gondola d’Argento di Venezia. Nel 1972 la casa discografica decide di tentare la fortuna al Festival. Il risultato sarà un successo enorme anche all’estero: in Germania, Francia, Spagna (con la versione spagnola Montañas verdes) e Giappone. Con capelli lunghissimi e ricci (i giornali dell’epoca la ribattezzarono “Cespuglio”) e un giubbotto di finto pelo vagamente hippy, Marcella presenta a Sanremo un brano che parla di emigrazione e nostalgia con toni  nuovi, più ottimisti ed adeguati ai tempi. Un altro passo rispetto al “paese mio che stai sulla collina” descritto l’anno prima da Josè Feliciano e i Ricchi e Poveri in Che sarà. Con Montagne verdi Marcella diventa la prima ambasciatrice di una nuova musica siciliana nel mondo.

Il decisivo intervento di Giancarlo Bigazzi

Giancarlo Bigazzi

La prima versione del pezzo, composto alla chitarra, era molto diversa da quella che poi verrà incisa. Con un’impronta intrisa di musica black che Gianni Bella ascoltava in quel periodo. E’ lui che fa sentire il pezzo al grande Giancarlo Bigazzi che, inizialmente, pensa all’operazione come ad una cosa davvero folle. Poi, da grande autore e col suo classico atteggiamento “artigianale”, Bigazzi lavora di cesello sul testo, suggerendo di accentuare la melodia, in modo da trasmettere maggiormente l’idea della nostalgia e del profumo della Sicilia lontana. Montagne verdi rimane ad oggi uno dei maggiori successi della musica leggera italiana.

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