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Il Codacons chiede l’esclusione da Sanremo dei La Sad

Il Codacons chiede l’esclusione da Sanremo dei La Sad

L’Associazione Codacons si dichiara apertamente contro il gruppo punk, tra i big del prossimo Sanremo, accusandoli di «brani misogini, violenti e volgari contro le donne».

Il Codacons chiede l’esclusione da Sanremo dei La Sad

Il Codacons e l’Associazione Utenti dei servizi Radiotelevisivi scendono in campo con una denuncia contro la Rai e Amadeus dopo la notizia della partecipazione dei La Sad, gruppo musicale punk  formato daMatteo Botticini (aka Theø), affiancato da Francesco Clemente, nome d’arte Plant, e da Enrico Fonte, nome d’arte Fiks.

Testi vergognosi

L’Associazione interviene contro quella che definisce un’assoluta ipocrisia: «Un Paese che si commuove per Giulia Cecchettin non può applaudire brani (‘Ma tu sei peggio della coca, sei una tr**’, e ‘ti sco**** solo per strapparti il cuore’, per citarne due tra tanti) offensivi nei confronti delle donne e caratterizzati da una esaltazione costante di violenza e misoginia. Non si comprende la ragione che ha spinto la Rai e Amadeus a scegliere proprio questo trio, visti i testi decisamente inappropriati, in un momento in cui tutte le energie dovrebbero essere unite nella battaglia contro la violenza di genere: una scelta sbagliata cui, in assenza di una retromarcia immediata, farà seguito la denuncia delle due Associazioni».

No alle frasi violente contro le donne

Già nei giorni scorsi il Codacons era intervenuto contro la violenza sulle donne, attraverso lo Sportello anti-stalking (nato proprio per offrire supporto alle vittime di violenza), rivolgendo successivamente «un appello a tutte le radio italiane e a Youtube affinché boicottino i brani di rapper e trapper che contengono frasi violente o aggressive verso le donne», infine «ottenendo l’annullamento del concerto di Capodanno di Emis Killa a Ladispoli». L’associazione si è rivolta alla Siae «affinché rifiuti la registrazione di brani contenenti frasi violente contro le donne, in modo da impedire a rapper e trapper di guadagnare grazie ai diritti d’autore».

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