Gli italiano leggono poco. A volte c’è da dire… per fortuna!
Selvaggia Lucarelli ha reso noto il numero di copie vendute dal libro di Ilary Blasi. Una cifra che ha sorpreso non poco. La 49enne punge la conduttrice, sottolineando che il volume è stato “pubblicizzatissimo”. D’altronde per la Lucarelli è stato più che facile tirare la stoccata. Su X, ex Twitter, i commenti ironici sono arrivati immediatamente.
Un numero piuttosto esiguo di copie
“Il pubblicizzatissimo libro di Ilary Blasi Che stupida ha venduto 8. 470 copie. (dati aggiornati a ieri di GFK)”, cinguetta la 49enne, che sfotte la conduttrice. Probabilmente tutti, Mondadori compresa, si aspettavano molto di più da questa fatica letteraria della 42enne, quella in cui racconta la sua verità sull’addio a Francesco Totti, che alla fine invita pure a cena, cercando di ritrovare un equilibro con l’ex, padre dei suoi tre figli. Al momento però c’è solo tanto gelo: i due si rivedranno in tribunale il 31 maggio.
Commenti fra il divertito e lo sfottò
Il battage pubblicitario riguardante il libro è stato imponente, tra tv, social e incontri col pubblico per la presentazione. Il libro era preordinabile dal 9 gennaio in tutte le librerie e store online. E’ uscito il 30 gennaio. Nonostante il clamore, a distanza di un mese sembrerebbe aver fatto ‘flop’. Selvaggia svela che finora le copie del libro acquistate sono ‘solo’ 8470. “Sono tantissime, considerando il target al quale è rivolto il libro”, scrive uno. “‘Che stupida’ credo si riferisse alla gente che lo compra!”, fa sapere un altro. “E quanti di questi 8470 sanno leggere?”, ironizza qualcuno.
I dati sono quelli autorevoli di GFK
C’è anche chi avrebbe adottato una diversa strategia marketing, rispetto a quella della Blasi. “Il problema secondo me è stata l’uscita troppo vicina a quella del documentario su Netflix. chi era interessato ha già visto quello, e magari non va a comprare un libro che dice le stesse cose con probabilmente qualche aggiunta qui e lì”, dice Kiara. “Doveva fare come Lady Diana e Meghan Markle: prima il volume nel quale giura di non avere assolutamente collaborato e ‘poi’ l’intervista in cui ‘rompe il silenzio’”, sottolinea Amy. Tra i più sarcastici c’è anche chi commenta: “Insomma ci sono corna e corna anche in libreria..”. La conclusione di un altro utente è lapidaria “Vabbè, con quei soldi va a prendersi un caffé”.