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25 anni di Liberi liberi, intramontabile Vasco

25 anni di Liberi liberi, intramontabile Vasco

L’anno 1989 ha segnato un momento epico nella carriera di Vasco Rossi, con l’uscita del suo nono lavoro in studio, Liberi liberi. Un disco che oggi festeggia 35 anni dalla sua pubblicazione. Attraverso un post su Instagram, il rocker ha ricordato questo traguardo, condividendo alcuni retroscena significativi legati alla creazione di questo lavoro iconico. In quell’anno, Vasco decise di intraprendere un percorso insolito, registrando l’album senza il suo produttore storico, Guido Elmi, e senza la sua band di lunga data, la Steve Rogers Band.

Un’avventura in solitudine

Il risultato di questa avventura in solitaria si riflette nell’essenza dell’album, che Vasco stesso definisce “molto duro, molto rock, molto crudo”. Senza il supporto della band e con una nuova etichetta discografica, Vasco si ritrovò a creare un lavoro “cantautorale”, che richiamava lo spirito dei suoi primi successi.

L’anno dei concerti nei grandi stadi

Un disco che consolidò ulteriormente la posizione di Vasco come una delle figure più influenti e amate della musica italiana. I nove dischi di platino ottenuti e il trionfale tour sold-out nei palasport a seguire ben rappresentano la potenza della sua musica. Le porte dello stadio San Siro e del Flaminio di Roma si aprirono per il cantante che con i suoi concerti del 10 e 14 luglio del 1990 dimostrò di essere in grado di competere con le più grandi icone internazionali.

Figura di riferimento

Oggi, a distanza di 35 anni, ”Liberi liberi” rimane un punto di riferimento nella carriera di Vasco Rossi e nell’intero panorama musicale italiano. In grado di testimoniare la sua capacità di reinventarsi e di lasciare un’impronta indelebile nella storia della musica.

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