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Prima batterista con Enrico Ruggeri, poi mago della musica dance

Prima batterista con Enrico Ruggeri, poi mago della musica dance

Roberto Turatti – 50 anni di musica e sentimenti (Edizioni Beranu, 256 pp., € 27,90) è il libro di debutto di Roberto Turatti, scritto durante il lockdown a quattro mani insieme a Gabriele Congiu (che firma anche la prefazione a quattro mani con Enrico Ruggeri). In questo volume multimediale (che contiene anche 150 QR code con una miriade di interviste alle persone che in carriera hanno incrociato l’autore), Turatti ha condensato tutte le sue esperienze musicali, mescolate al suo bagaglio di umanità e di incontri, evidenziando gli aspetti artistici principali che hanno segnato indelebilmente la sua vita professionale, permettendogli di conquistare successi di caratura internazionale. Avvicinando lo smartphone  ai QR cose si accede alle video interviste e alle playlist di Spotify che accompagnano il lettore in un percorso musicale di 50 anni e ad alcune parti del libro lette dall’autore stesso.

Tutto comincia da Milano, la sua città, la sua abitazione è il luogo dove elabora nuove sonorità, trasformatesi in seguito in elementi di tendenza. Albertino, Red Ronnie, Nicola Savino, Simon De Jano, Jeffrey Jey, Fabrice Quagliotti, Den Harrow, Rosita Celentano, Jo Squillo, Stefano Secchi, Nathalie Aarts, Kim Lukas e tantissimi altri si uniscono al coro dei ricordi e delle testimonianze. Dai primi esperimenti musicali con una band di amici in una cantina sotto una farmacia milanese all’incontro con e la nascita dei Decibel, antesignani del punk alla milanese, dalle produzioni Italo Disco anni ‘80 con il progetto Den Harrow fino alle varie partecipazioni a eventi come Festivalbar e Sanremo, senza dimenticare le sigle televisive per Striscia la notizia. Una vita da produttore discografico, insomma: «L’idea è nata da Gabriele Congiu che inizialmente voleva scrivere un libro sugli anni ’80 e prendermi come referente per un aiuto, poi vista la mia storia lui stesso ha pensato bene di aiutarmi a raccontarla in maniera totale, senza fermarsi agli anni ’80», racconta Turatti. Sul perchè del coinvolgimento di Enrico Ruggeri la motivazione è chiara e semplice: «Tutta la mia vita musicale importante è iniziata con lui e, visto la sua capacità come comunicatore e per l’amicizia che dura dal 1977, gliel’ho chiesto».

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