Eurovision: trionfa l’Ucraina. Ma la musica?

Eurovision: trionfa l’Ucraina. Ma la musica? Negli ultimi 2 anni gli Eurovision Song Contest sono diventati un evento di dominio pubblico, seguiti con interesse dagli appassionati di musica e non. A trionfare lo scorso anno furono i Maneskin, un trampolino che ha portato il gruppo romano ad esibirsi in tutto il mondo. Dal punto di vista musicale la vittoria dei Maneskin non ha lasciato perplessità, il gruppo meritava e a colpi di musica ha conquistato qualsiasi platea.

Eurovision: trionfa l’Ucraina. Ma la musica?

Quest’anno però qualcosa non è tornato. A vincere sono stati gli ucraini Kalush Orchestra, con una canzone non proprio indimenticabile. Un successo politico, ottenuto con il televoto di tutta Europa, un messaggio alla Russia o meglio a Putin: “Il popolo Europeo sta con l’Ucraina”. Già, il popolo… i suoi politici non è ancora chiaro ma questo è un altro discorso.

E se si fosse trattato dei Mondiali di calcio?

Tutti felici per la vittoria dei cantanti di questa nazione in guerra. Ma con il calcio sarebbe stato così ? Difficile pensare a una gioia collettiva in caso di vittoria da parte degli ucraini ai prossimi mondiali di calcio. La musica è sacrificabile, così come Sam Ryder, il cantante in gara per il Regno Unito piazzatosi al secondo posto. Senza questo contentino politico la vittoria sarebbe stata forse sua, il vincitore – musicalmente parlando – è lui. Il premio 2022 va all’Ucraina che di conseguenza ospiterà la prossima edizione a Kiev o forse, ci auguriamo in una Mariupol in piena ricostruzione. La prossima edizione che a questo punto speriamo proprio di non vincere noi italiani e che ha già, nella Finlandia, una seria candidata alla vittoria dopo la scelta di aderire alla NATO.